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Fine Covid mai

Mascherine, pronta l’ordinanza-farsa di Speranza: dove restano e dove vanno via

La decisione della maggioranza: approvato l’emendamento al decreto. Ecco dove dovremo indossare le mascherine

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La farsa è servita. L’obbligo di mascherine resta, anche se ci avevano detto che dal 1 maggio sarebbero scomparse e anche se spacceranno questa ennesima “finta riapertura” per una rivoluzione. Come già preannunciato un paio di giorni fa, la linea Speranza vince e non si cambia: saremo costretti a indossare anche i Dpi sui trasporti pubblici, negli ospedali, al cinema, nei teatri e nei palazzetti dello sport.

La decisione è arrivata non con decreto o dpcm, ma attraverso un emendamento approvato in Commissione alla Camera dei deputati. Lo ha spiegato lo stesso Speranza: la modifica “prevede la proroga in alcuni ambiti dell’uso delle mascherine al chiuso“. Dove? Ecco l’elenco:

  • nei trasporti a lunga percorrenza e locale,
  • negli ospedali e presidi sanitari (sia visitatori che lavoratori)
  • nelle rsa,
  • in tutti gli eventi in cinema e teatri e i palazzetti dello sport

L’approvazione alla Camera permette al governo di coprirsi le spalle, costringendo cioè la maggioranza, e dunque anche Forza Italia e Lega, a “intestarsi” la decisione. Ma visto che per convertire il decreto servirà del tempo (la modifica deve passare all’Aula per l’approvazione finale) intanto Speranza firmerà una ordinanza che “farà da ponte” fino alla data di conversione. Solita burocrazia all’italiana.

Nel frattempo è già partita la corsa del governo ad intestarsi la grande novità. “Finisce l’obbligo dell’utilizzo di mascherine praticamente ovunque”, esulta il sottosegretario Andrea Costa. Il problema è però proprio in quel “praticamente ovunque”, che dimostra plasticamente come di “liberazione” non si possa affatto parlare. E va bene che sui luoghi di lavoro la mascherina sarà solo “raccomandata”, ma di fatto il nuovo decreto le elimina solo in quelle zone dove già non la si usava più (come i locali) mentre gli studenti saranno costretti a finire l’anno scolastico mascherati.

Per Costa si tratta di un “graduale ritorno alla normalità” (così graduale che ancora non se ne vede la fine). I vari Cartabellotta continuano a considerare “follia” l’abbandono delle mascherine (che in Florida, lo sapete, da tempo non indossa più nessuno). Mentre per Fratelli d’Italia, dice Francesco Lollobrigida, “la scelta di restare l’unica Nazione europea che obbliga a indossare Dpi per legge sembra frutto della deriva ideologica del ministro Speranza più che di ragioni scientifiche”.

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