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“Mi dicono ‘froc**’ e ridono?”. Bufera su Formigli-Serra per i sorrisi su Casalino

I giornalisti “progressisti” nel mirino del partito gay: “Chiedano scusa”. E il capo ufficio stampa M5S: “Mi feriscono più degli insulti”

Corrado Formigli e Michele Serra Casalino

La lite sui diritti gay scoppia nel salotto perbenista per eccellenza, quello diretto da Corrado Formigli, il tutto con uno dei maestri del progressismo moderno, quel Michele Serra che dalla sua amaca su Repubblica semina consigli a destra e a manca. Ma più a destra che a manca.

Ieri sera, durante l’ultima puntata di Piazzapulita, si è parlato delle offese e degli attacchi ricevuti da Rocco Casalino da un noto ambulante romano. I due sono in lite, se così si piò dire, per una questione di parcheggi e rispetto della quiete pubblica. In un video, l’ambulante ha più volte insultato l’ex portavoce di Giuseppe Conte: dopo averlo mandato in onda, sia Corrado Formigli che Michele Serra sono stati visti ridere. Addirittura, sghignazzando l’editorialista ha affermato: “Il tasso di buonumore sale alle stelle”.

Le risatine non sono sfuggite a Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale, il quale ha accusato i due giornalisti di “ridere e parlare di buonumore dopo gli epiteti ‘frocio’ a Casalino”. “A questo punto mi domando – insiste Marrazzo – se l’ambulante avesse offeso una donna o un migrante, avrebbero reagito con ‘buon umore’ e risate?”. E ancora: “Mi auguro che Formigli e Serra, data la sensibilità che spesso mostrano, capiscano l’errore di quelle risate, che sono le stesse che noi abbiamo sentito e sentiamo ancora oggi dai bulli a scuola, sul lavoro per strada, e chiedano scusa a Casalino ed a tutte le persone LGBT+”.

Il video ha colpito anche lo stesso Rocco Casalino, che all’Adnkronos si è detto “ferito” dalle risate di Formigli e Serra più che “dagli insulti di Proietti” perché “è quello che accade continuamente: si viene insultati e le persone intorno ridono”. “Succede nelle scuole e sul lavoro – spiega il capo ufficio stampa del M5S – ‘frocio’, ‘ricchione’, e il più delle volte segue la risata. Come se tutto fosse lecito, nulla di grave ma tutto sommato l’insulto accettabile. Eppure le parole feriscono, come feriscono le risate che troppo spesso le accompagnano. È così da sempre, ma ciò non toglie che sia sbagliato e inaccettabile, e che come tale vada condannato. Anche quando le risate arrivano da personaggi che sindacano su tutto e tutti, difendono le battaglie dei deboli ma di trovano a deridere quelle di alcuni senza nemmeno rendersene conto”.

Infine, la stoccata finale: “È facile riempirsi la bocca delle battaglie arcobaleno e poi ridere degli epiteti che vengono rivolti a omosessuali, trans, bisessuali. In fondo, a ben guardare, l’omofobia è molto più diffusa e capillare di quanto si sia disposti a riconoscere o ad ammettere”. Adesso prendiamo i popcorn e ci sediamo a vederli litigare a chi è più inclusivo degli altri: ci sarà da ridere.

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