Cronaca

Migranti, espulsioni facili e lotta ai falsi minori: cosa c’è nel decreto

migranti meloni 02 © Angelo Chiariello tramite Canva.com

Il nuovo decreto legge in materia di immigrazione, atteso per la prossima riunione del Consiglio dei ministri di domani, prevede espulsioni più facili per i migranti pericolosi e una stretta per chi falsifica età o identità.

Espulsione per chi mente

Una delle novità riguarda la possibilità, per coloro che dichiarano il falso su età e identità, la conseguenza può essere l’espulsione dal territorio nazionale, come emerge dalla bozza del decreto. Questo per cercare di evitare che giovani maggiorenni dichiarino età inferiori per entrare nel circuito dell’accoglienza dei minori, dove è più facile ottenere il permesso di soggiorno. La bozza prevede che la verifica dell’età sia fatta da équipe multidisciplinari e multi-professionali, ma in caso di arrivi massicci o “di rintraccio sul territorio nazionale a seguito di ingresso avvenuto eludendo i controlli di frontiera”, possono essere disposti rilievi antropometrici o accertamenti sanitari radiografici per identificare l’età dei migranti.

L’accoglienza dei minori

Nel caso in cui ci sia una momentanea indisponibilità di strutture ricettive temporanee per i minorenni, il prefetto può disporre l’accoglienza temporanea del minore di età non inferiore a sedici anni in una sezione dedicata nei centri ordinari (con gli adulti), per un periodo non superiore a novanta giorni.

Espulsione per chi delinque

Nella bozza è prevista l’espulsione che “può essere disposta per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato dal Ministro dell’interno, dandone preventiva notizia al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale”. Inoltre, “quando ricorrono gravi motivi di pubblica sicurezza l’espulsione è disposta dal prefetto”.

Cooperazione tra Viminale e Guardia Costiera

Novità anche per il controllo dei centri di accoglienza nei luoghi di sbarco. Al fine di garantire “adeguati livelli di accoglienza” negli hotspot in caso di consistenti e ravvicinati arrivi di migranti, si legge nella bozza, il Viminale potrà avvalersi della cooperazione delle attività logistiche del Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera.

Niente domanda per chi non si presenta

Nella bozza si legge che “nel caso in cui lo straniero non si presenta presso l’ufficio di polizia territorialmente competente per la verifica dell’identità dal medesimo dichiarata e la formalizzazione della domanda di protezione internazionale, la manifestazione di volontà precedentemente espressa non costituisce domanda secondo le procedure previste dal presente decreto e il procedimento non è instaurato”.

Polizia e sicurezza: strade più sicure

Oltre a queste novità in tema migranti, la bozza del decreto prevede ulteriori misure per gestire la situazione migratoria. Una di queste è l’aumento del personale per l’operazione strade sicure, allo scopo di rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza dei luoghi ove si trovano le principali infrastrutture ferroviarie del Paese. Il personale, secondo il documento, sarà incrementato di ulteriori 400 unità dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023.