Elon Musk fa miracoli. Nel senso che, da quando è inviso alla sinistra italiana e mondiale, politica e mediatica, per motivi ai più sconosciuti, se non quello di avergli tolto il giochino di Twitter, s’è trasformato da visionario ambientalista in cattivo puzzone da radere al suolo. Anche a costo di andare contro i principi solitamente professati dai progressisti di ogni ordine e grado.
L’ultimo esempio riguarda il “sorprendente articolo”, copyright Repubblica, redatto dal Wall Street Journal secondo cui il fondatore di Tesla e Starlink farebbe ampio uso di “droghe illegali” come cocaina, Lsd, ecstasy, funghi allucinogeni e ketamine. Si spera non tutti insieme, altrimenti il miracolo sarebbe doppio. Secondo il quotidiano americano, comunque, i consiglieri di amministrazione delle sue società e alcuni investitori sarebbero allarmati da questo presunto uso di droghe che metterebbe a rischio non solo le aziende (le stesse che, nel 2023 sono cresciute in Borsa di 92 miliardi rispetto al 2022 rendendolo il più ricco del mondo), ma anche i contratti pubblici firmati con il governo degli Stati Uniti. C’è pure chi sostiene, leggi sempre Repubblica, che le sue uscite pubbliche “schierate con i conservatori” possano essere “influenzate dall’uso delle sostanze, come può accadere con qualunque altra attività nella vita di una persona con simili abitudini”. Tradotto sommariamente: puoi andare ad Atreju, professare la libertà di parola o contrastare il politicamente corretto solo se sei strafatto di Lsd.
I titoli stralunati dei quotidiani italiani tralasciano ovviamente il dettaglio, non tanto secondario, rivelato dall’avvocato del diavolo, Alex Spiro, secondo cui a SpaceX il fondatore viene regolarmente sottoposto a test a sorpresa per l’uso di stupefacenti e “non ne ha mai fallito uno”. Ma non è tanto questo il punto. Elon Musk infatti non ha mai fatto segreto di essere un anti proibizionista, tanto che una volta – nel 2018 – arrivò a fumarsi marijuana durante un talk show. Il punto è che pure la sinistra, in teoria, s’è sempre professata contro i divieti in questo campo. Eppure non appena l’argomento riguarda l’odiato Musk, subito si scoprono proibizionisti. I miracoli di Elon.
Franco Lodige, 8 gennaio 2023
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