Ringrazio Ruffini per la sua generosità ma mon dimentichiamo Berlusconi, Caprotti e altri imprenditori anche meno famosi che fanno altrettanto, e spero il tutto si concretizzi al più presto. Confido soprattutto in Bertolaso ma non mi fido del governo Conte e compagni.
Voglio però ricordare una cosa, io lavoro nello stesso settore di Ruffini e per chi non si ricorda, Remo Ruffini è quello che disse non mi interessa niente del Made in Italy io faccio il Made in Monclair. Significa produrre capi che costano migliaia di euro in Moldavia, Romania, Transnitria e quant’altro.
spero che dopo tutto questo continui ad aiutare l’Italia producendo in ITALIA.
grazie
Angela
19 Marzo 2020 15:30
Conte mal sopporta idee che lo possano mettere in secondo piano..
il Salvatore dell’Italia deve essere esclusivamente lui.. ed ecco invocare i cavilli burocratici..
giorgiop
19 Marzo 2020 15:02
Nel film Eliza Graves, un neo laureato psichiatra si trova in un manicomio inglese riservato a malati di casate anobile, di quelli la cui famiglia non vuole rendere nota la malattia per ragioni di casta. Il dottore prende atto dei metodi del primario (Ben Kingsley) che è convinto che i malati debbano vivere nella loro follia costituendo una comunità alla pari col personale sanitario non di nobili origini. E, ad un certo punto, gli fa vedere la stanza di un nobile anzianotto, convinto di essere un cavallo, che vive nitrendo nella paglia e mangiando dal secchio. Alla richiesta del perchè non viene curato tentando almeno di farlo vivere in condizioni igieniche migliori, Ben Kingsley risponde: “non serve a niente ma, sopratutto, perchè fare di un cavallo felice un uomo infelice ?” Bene, tutto questo per dire che è inutile insistere con certi frequentatori seriali del blog, che danno un senso alla loro vita scassando le palle agli altri, pensando che cambino almeno un pochino. Perchè fare di un comunista felice di esserlo, un qualcosa di diverso che lo renderebbe infelice e frustrato ? Ciò detto, ben vengano le donazioni dei privati, rei confessi, innocenti presunti o colpevoli per sentenza politica. Pecunia non olet diceva Vespasiano; l’importasnte è che cresca questo ospedale ai costi giusti senza che nessuno di noi, incompetente… Leggi il resto »
La sanità va privatizzata.
Ringrazio Ruffini per la sua generosità ma mon dimentichiamo Berlusconi, Caprotti e altri imprenditori anche meno famosi che fanno altrettanto, e spero il tutto si concretizzi al più presto. Confido soprattutto in Bertolaso ma non mi fido del governo Conte e compagni.
Voglio però ricordare una cosa, io lavoro nello stesso settore di Ruffini e per chi non si ricorda, Remo Ruffini è quello che disse non mi interessa niente del Made in Italy io faccio il Made in Monclair. Significa produrre capi che costano migliaia di euro in Moldavia, Romania, Transnitria e quant’altro.
spero che dopo tutto questo continui ad aiutare l’Italia producendo in ITALIA.
grazie
Conte mal sopporta idee che lo possano mettere in secondo piano..
il Salvatore dell’Italia deve essere esclusivamente lui.. ed ecco invocare i cavilli burocratici..
Nel film Eliza Graves, un neo laureato psichiatra si trova in un manicomio inglese riservato a malati di casate anobile, di quelli la cui famiglia non vuole rendere nota la malattia per ragioni di casta. Il dottore prende atto dei metodi del primario (Ben Kingsley) che è convinto che i malati debbano vivere nella loro follia costituendo una comunità alla pari col personale sanitario non di nobili origini. E, ad un certo punto, gli fa vedere la stanza di un nobile anzianotto, convinto di essere un cavallo, che vive nitrendo nella paglia e mangiando dal secchio. Alla richiesta del perchè non viene curato tentando almeno di farlo vivere in condizioni igieniche migliori, Ben Kingsley risponde: “non serve a niente ma, sopratutto, perchè fare di un cavallo felice un uomo infelice ?” Bene, tutto questo per dire che è inutile insistere con certi frequentatori seriali del blog, che danno un senso alla loro vita scassando le palle agli altri, pensando che cambino almeno un pochino. Perchè fare di un comunista felice di esserlo, un qualcosa di diverso che lo renderebbe infelice e frustrato ? Ciò detto, ben vengano le donazioni dei privati, rei confessi, innocenti presunti o colpevoli per sentenza politica. Pecunia non olet diceva Vespasiano; l’importasnte è che cresca questo ospedale ai costi giusti senza che nessuno di noi, incompetente… Leggi il resto »