Commenti all'articolo Monti e quella telefonata di Soros

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Alfonso Aliberti
Alfonso Aliberti
12 Ottobre 2018, 22:39 22:39

Si ammetta pure che l’attuale forma di governo, la democrazia, è destinata a corrompersi! Ammettiamo che la “plebaglia insolente e buona a nulla”, priva di qualsiasi capacità di discernimento fra bene e male, cieca, “senza senno nelle cose, simile a torrente impetuoso” avendo affidato il governo a demagoghi “populisti”, abbia instaurato l’olocrazia, da cui per l’ineluttabile ciclo di regimi politici di aristotelica memoria, rinascerà la tirannide! Ma, cari profeti di sventure, non è questo il tempo! Abbiamo da vivere ancora a lungo l’avventura “populista”!

Roberto
Roberto
12 Ottobre 2018, 21:35 21:35

Caro porro ti seguo da sempre ma confondere un amministratore di condominio ( piccolo) con uno statista o più semplicemente con un economista ce ne corre durante il regno di Monti lo spread e rimasto altissimo in compenso il debito pubblico ha continuato a crescere senza dare segni di rallentamento il pil e’ crollato ed è non si e più risollevato e lo stesso dicasi dell ‘occupazione ( da ingegnere ho controllato i grafici prima di parlare) ora si potrebbe dire che spread e stato ereditato ma il non controllo sui conti pubblici e il crollo del PIL no

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
12 Ottobre 2018, 16:50 16:50

Sarebbe un suicidio elettorale ma anche un suicidio dell’Italia. É chiaro dalla battaglia che si svolge che l’enfasi del pensiero dei gialloverd é,come era ,quello del PD e dei precedenti governi della emocrazia Cristiana, in una direzione socialista verso i deboli e verso gli umili nel piú perverso semso della caritá cristiama, L’azione del governo. in questo DEF é diretto a dare un aiuto materiale nella tipica ottica socialisa di un governo che da e che dirige. Per questo privatizzare é una parola sudicia e per questo bisogna naziolizzare e purtroppo per questo che le imprese private fuggono e i posti di lavoro si perdono, Che si siano fatte, sotto obbligazione, privatizzazioni cattive é solo un prodotto della corruzzione e della cattiva voglia dei gverni passati. Non dobbiamo mai dimenticare che imprese statali perdono denaro e frenano lo sviluppo del paese. Il PIL é una somma di attivitá private e statali e solo le prime sono quelle che che possono generare nuove attivitá, e l’¡assenza nel DEF di grandi riforme e iniziative per incoragggiare investimenti privati sono un chiaro segno di cio che sará un altro fallimento, un panem et circenses, quest’ultimi esaltati con falso nazionalismo,. Questo sospiro socialistoide coccolato da una ricchissima e ipocrita chiesa é pura demagogia. é il contentare le masse per arrivare al potere e come… Leggi il resto »

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