“Non venite, è una trappola”. Cosa succede ai portuali no green pass?

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Cosa succede ai portuali di Trieste? La protesta no green pass aveva catalizzato l’attenzione d’Italia, ma dopo lo sgombero a suon di idranti da parte del Viminale qualcosa sembra essersi rotto. Prima le dimissioni di Stefano Puzzer dal Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste, poi il presidio spostatosi nel centro città. Infine i dissidi coi no vax. E ora il corteo organizzato per oggi improvvisamente annullato.

La comunicazione è arrivata per voce dello stesso Puzzer, in un video con tanto di appello a non recarsi nella città definita da molti “capitale dei no pass”. “Buonasera a tutti – dice il sindacalista – so che questa cosa vi farà rimanere male, ma io vi chiedo: fidatevi di me, fidatevi di quello che sto dicendo. Ci sono centinaia e centinaia di persone che vogliono venire qui e rovinare l’obiettivo a tutti. Le manifestazioni di domani e sabato sono annullate, l’appuntamento col governo è confermato. Non venite qui, non voglio mettere a repentaglio la vostra incolumità: c’è qualcuno che non vede l’ora di approfittare di questo per dare la colpa al Coordinamento 15 ottobre e bloccare tutte le manifestazioni. Io vi chiedo di fidarvi di me. Non sono qui per raccontarvi balle e non ho pressioni: sono preoccupato per voi e per le vostre famiglie, per chi vuole manifestare pacificamente. Rimanete a casa. Verrò io nei prossimi giorni nelle vostre piazza. Ma voi non venite a Trieste perché è una trappola grande e grossa, non cadiamoci. Fidatevi di me. Vi voglio bene”.

Stamattina in effetti a Trieste il gruppo di manifestanti si sta via via assottigliando. Evidentemente la paura di Puzzer era quella di possibili infiltrazioni violente, che avrebbero potuto portare a scontri di piazza. La questura e la prefettura triestina avevano messo in campo già il dispositivo di sicurezza. Che forse non servirà. Resta però una domanda: a cosa si riferiva Puzzer quando parlava di “trappola grande e grossa”? E chi l’avrebbe ordita?

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