Nuovo dpcm: la vendetta del Pd contro gli autonomi

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Timeo piddinos et dona ferentes: di solito sono elemosine, chimere in forma di sussidi: per tutto il resto c’è il Recovery, solo che poi bisogna ripagarlo e allora nuove tasse e il circolo vizioso ricomincia. E, siccome piove sempre sul bagnato, le nuove tasse su chi grandinano? Ma sul famigerato ceto medio, per brevità chiamato “autonomi”, ricomprendente tutto ciò che non sta nell’elettorato tipico di sinistra piddina: pubblico impiego e suoi derivati.

Sanitariamente corretto

A questa stregua, il gioco sporco è facile: i grillini sono ormai meduse che evaporano al sole dell’inverno del nostro scontento e i piddini hanno mano libera nel punire fasce elettorali che considerano avverse o almeno estranee. Neanche lo nascondono più. La strategia si presta a svariate possibilità: carota per chi resta fedele, bastone per i dissidenti, scaricabarile con gli alleati su tutto quello che non pertiene, dalla scuola alle infrastrutture alla sicurezza; tanto, alla fine i ministeri ritornano sempre a casa, come Lassie e la colpa è degli odiosi odiati sovranisti, reazionari, razzisti e via discorrendo.

In più, puoi tirartela da buono, da umanitario che elargisce polvere di carità, come Fedez sulla Lamborghini. In più, puoi dare addosso ai negazionisti, i complottisti, gli irresponsabili, gli antivaccinisti – che poi sono quelli che, sottraendosi alla Narrazione Unica del sanitariamente corretto, non ti votano. Quindi li ammazzi con una rogna che neanche Bernardo Guy il curatore del “Manuale dell’inquisitore”.

Caccia all’untore

I giustizieri made in Piddì ne hanno per tutti, i turpi monatti si sprecano, gli untori non si contano: il losco popolo delle movide, che poi sarebbe una birretta in quattro amici al bar, i debosciati delle discoteche, Briatore, i demascherinizzati da soli in macchina, i ristoratori, i kamikaze da aperitivo, i refrattari alla punturina, i consumisti da shopping natalizio, i crapuloni da pranzo delle feste, il popolaccio dei saldi. Sempre colpa loro, di tutti questi qui, se il lockdown continua ad elastico, a infinito, se non possono mai liberarci, se bisogna sempre tornare punto e da capo, se c’è sempre un nuovo dpcm che stringe filo spinato sempre più stretto sulla nostra pelle. Dite che così si muore molto di più, per crollo delle difese immunitarie, organiche, economiche e sociali? Al diavolo!

Dite che il contagio en plen air non pare così fatale, anche dalle ultime rilevazioni dell’Arpa piemontese, che non ha riscontrato tracce di virus pur in presenza di atmosfera fortemente condizionata da smog? Fa niente, queste sono solo provocazioni, la verità è quella stabilita dal Partito e il Partito non sbaglia mai e non bisogna mai deflettere di un milionesimo di millimetro dalla verità stabilita dal Partito.

E poi, tra mancette, sussidietti, ristorini, rinforzini come quello del conte Mascetti (“9 olive di numero”), promesse mancate, qualcosa si farà, qualcosina si rattopperà. Eventualmente per i soliti pochi, ma non per tutti. Timeo piddinos e dona fetentes.

Max Del Papa, 12 gennaio 2021

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