Quirinale e green pass: i positivi votano, la sana no

Il paradosso durante il voto per il Presidente della Repubblica: impedito a Sara Cunial di votare

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C’è una nota stonata (solo una?) in questa prima giornata di elezioni per il Quirinale. Ed ha un nome e un cognome: Sara Cunial. La deputata ex M5S, no vax e no green pass, ha provato a votare al seggio drive in montato all’esterno di Montecitorio ma le è stato impedito. Il motivo? Burocratico, come sempre, in questa Italia arrotolata in regole sanitaria di stampo borbonico.

Come noto, per permettere ai parlamentari positivi o in quarantena a causa del Covid, il governo ha emanato un decreto che permette loro di recarsi al seggio (“violando”, per così dire, l’isolamento) e di infilare la preferenza nell’urna in uno speciale seggio montato per l’occasione nel parcheggio della Camera. Bene. Possono presentarsi al drive-in, però, solo “grandi elettori” che abbiano presentato un certificato di positività o di quarantena disposto dalle Asl. Poco importa se sono no vax, vaccinati o boosterizzati: se si è positivi o in quarantena, si può votare.

La Cunial, che s’è sempre opposta al lasciapassare per i rappresentanti del popolo, non è né positiva né in quarantena. Dunque per votare dovrebbe presentarsi all’ingresso di Montecitorio come tutti i suoi colleghi “sani”. Peccato non abbia il super green pass (non è vaccinata) e non intenda nemmeno farsi un tampone per ottenere il green pass base (ideologicamente contraria al lasciapassare, si mostra almeno coerente). Le regole della Camera richiedono il passa sanitario base (anche da tampone) per poter entrare.

Dunque ecco il paradosso: Sara Cunial, sana come un pesce, non volendo mostrare alcun green pass, non può entrare a Montecitorio e dunque non può votare. Un collega allo stesso modo non vaccinato, ma positivo in questo momento o in quarantena, può invece recarsi al drive-in. Al di là del dibattito sul lasciapassare, vi pare normale?

È un problema politico non sanitario – ha protestato Davide Barillari consigliere regionale del Lazio -. Un parlamentare non può votare, una persona sana non può votare. Alle prossime elezioni gli italiani non voteranno senza green pass, questa è la prova. Lei deve contagiarsi per entrare…”. Sulla stessa linea anche il legale che la assiste, che ha già preannunciato querela nel caso in cui impediranno (come sta avvenendo) alla Cunial di votare. “Chiederà l’annullamento dell’elezione del Presidente della Repubblica per ‘votazione imperfetta’ – ha detto l’avvocato Edoardo Polacco – Le hanno impedito di votare nel parcheggio di via della Missione perché non ha il green pass e sta bene, mentre i parlamentari che sono senza green pass e stanno male possono votare”.

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