Commenti all'articolo Referendum giustizia, le assurde tesi di Letta e Conte Torna all'articolo
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Stamattina sono passata davanti ai cartelloni politici.
Normalmente sono tutti coperti da poster che indicano cosa votare.
A 5 giorni dal voto, c’erano solo due spazi occupati da un poster identico.
Quindi anche chi ha proposto i referendum non li sta promuovendo.
complimenti.
Conte sicuramente è stato messo lì apposta per facilitare l insediamento del Draghistan non potendo portare lui avanti tutto il piano, è stato eletto su Internet senza avere concorrenti e questo lo dice Report , e più volte il tribunale di Napoli ne ha contestato la sua leadership e bravi i 5 stalle opportunisti con i loro elettori. Letta ? Per carità il Bildberg ringrazia, lui risponde sempre presente e sguazza a meraviglia nei governi tecnici un capetto con i fiocchi!
Quali sarebbero questi “più problemi” che ci sarebbero in futuro di cui parla il segretario PD, potrebbe argomentare meglio? Dato che i problemi ci sono ora, altrimenti perché indire addirittura 5 referendum popolari che chiamano alle urne milioni di persone? Di cosa si tratta di capacità divinatoria?
Il CD purtroppo si dimostra ancora disarticolato con Meloni e Salvini che non si risparmiano colpi bassi e così il referendum si annuncia come un flop.
sarò facile profeta ma una volta archiviato il referendum su Salvini e presumo su tutti i partiti di CD fioccheranno inchieste e avvisi di garanzia.
Si accettano scommesse.
Io in ogni caso andrò a votare e saranno 5 si.
Questi ultimi due anni purtroppo hanno evidenziato un male profondo nelle istituzioni e che i referendum non affrontano minimamente.
Abbiamo verificato che siamo l’unico paese dove i contrappesi istituzionali, dalla corte costituzionale (minuscolo) alla giustizia amministrativa (ancora più piccolo) approvano acriticamente violazioni di diritti umani e costituzionali con la scusante di un epidemia come tante in passato.
Va abolita la giustizia amministrativa, inutile scendiletto dei governi, e va rifondata la corte costituzionale, centralista e corporativa, con l’inserimento di professionalità non giuridiche.
Questi due sfascia Italia, ma purtroppo non sono soli