Sebbene i nostri principali quotidiani, al tempo riuniti sotto il giornale unico del virus, abbiamo completamente sorvolato sulla notizia, l’appena insediato Donald Trump ha inferto un colpo mortale ai sinistri fautori dell’obbligo vaccinale anti-Covid.
In particolare, nel suo discorso inaugurale ha dichiarato quanto segue: “Questa settimana reintegrerò tutti i membri delle forze armate che sono stati ingiustamente espulsi per essersi opposti all’obbligo vaccinale contro il Covid, con pieno pagamento arretrato. E firmerò un ordine per impedire che i nostri guerrieri siano sottoposti a teorie politiche radicali e esperimenti sociali durante il servizio. Questo finirà immediatamente. Le nostre forze armate saranno libere di concentrarsi sulla loro unica missione: sconfiggere i nemici dell’America.”
Si tratta di una evidente sconfessione della linea sanitaria adottata dalla precedente amministrazione durante la lunga e tormentata stagione della pandemia. Una stagione che, vorrei ricordare, è ragionevole pensare che sia costata la rielezione allo stesso Tycoon, il quale adottò una coraggiosa linea aperturista, lontana anni luce dalle misure liberticide imposte in Italia, che una parte della popolazione in preda al terror panico evidentemente non approvò.
D’altro canto, con la scelta di Robert Kennedy Jr. nel ruolo di segretario alla Salute, Trump ha chiaramente voluto sconfessare in blocco la narrazione sulla pandemia che ha caratterizzato la presidenza democratica. E ciò, come era inevitabile che accadesse, ha scatenato la rabbiosa reazione dei media che appoggiarono in maniera acritica gli obblighi e le restrizioni di quel periodo oscuro per le democrazie occidentali. Tant’è che, commentando un recente articolo del New York Times, nel quale si accusava lo stesso Kennedy di aver tentato nel 2021 di bloccare la somministrazione dei vaccini anti-Covid, alcuni dei nostri residuati bellici del giornale unico del virus ne hanno sottolineato le presunte posizioni anti-scientifiche.
Tuttavia, mentre negli States si riesce a smantellare con un tratto di penna una follia sanitaria senza precedenti nel mondo avanzato, da noi si continuano ad imporre i demenziali protocolli anti-Covid negli affollati centri di cura, bloccando importanti terapie e interventi chirurgici per una semplice positività, nel vano tentativo di impedire ad un virus sempre più banale di circolare liberamente. In questo senso, noi aperturisti della prima ora scambieremmo molto volentieri il nostro attuale ministro della Salute, detto mister prudenza, con quello a stelle e strisce.
Claudio Romiti, 21 gennaio 2025
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