Commenti all'articolo Rosa Chemical scansate: Renato Zero, unica vera rockstar

Un articolo diverso da tutti quelli mai letti su Renato. L’ammirazione e la capacità di cogliere l’essenza del personaggio non contrasta con la scelta di accennare pure a limiti e difetti. Non ogni fatto narrato è fedele alla sua storia, non condivido alcune riflessioni ma, nel mio piccolo, credo che Renato dovrebbe essere molto orgoglioso di questo quadro.

I cantanti sono lo specchio dei tempi. Ognuno ne celebra a suo modo le caratteristiche. Dire chi è più bravo tra di loro è solo soggettivo e opinabile secondo i suoi tempi nel quali è cresciuto e maturato. Paragonare gli uni con gli altri è come paragonare frutti diversi. Come le mele con le pere. Chi preferisce le mele con chi preferisce le pere, chi le gusta tutti e due con chi non gusta né le une né le altre. Ma viva sempre la libertà di scelta di tutti. Di mangiarle e anche di rifiutarle. I gusti sono gusti. De gustibus non est sputacchiandum!

Zero è stato un creativo che può piacere o no ma ha iniziato lui ad essere un personaggio tipico, almeno in Italia. Quei cantantucoli che oggi si presentano a sanremo sono solo degli squallidi cloni privi di idee nuove che recitano filastrocche sconclusionate e ossessive prive di qualunque armonia o di testi con un senso, ineggianti solo ad un credo politico e che per far colpo si affidano a teatrini squallidi e volgari. Ridateci gli Zero, i Paoli, i Tenco, i Modugno……..altro che il rosa chemical……….