Zanzara tigre

“Salvate il carabiniere”. Cruciani difende il militare anti-Mattarella

Cruciani carabiniere Mattarella

Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha aperto con due “abbracci” rivolti rispettivamente a Paolo Bonolis e al carabiniere finito nella bufera per le parole pronunciate durante la manifestazione pro Palestina di Milano.

“Il primo abbraccio è a Paolo Bonolis – ha esordito Cruciani – sotto attacco perché ha chiamato una direttrice d’orchestra con il suo nome invece di dire ‘direttrice’ e ha definito un’altra donna ‘sexy’. È tutto parenzizzato ormai. Non è un modo per sottovalutare l’universo femminile come ci raccontano. Non è sessismo. Adesso non si può dire più nemmeno che una donna è sexy anche in un contesto ufficiale. Uno lo dice, amen, arrivederci e grazie.”

Il conduttore di Radio24 ha poi rivolto un secondo “abbraccio” a un carabiniere, sotto indagine per aver affermato, durante una manifestazione pro Palestina, di non riconoscersi nel presidente Mattarella. “Questo carabiniere è stato messo sotto indagine e spostato. Non è più operativo, adesso probabilmente verrà cacciato. Questo carabiniere va preservato. Non va elogiato naturalmente perché ognuno la pensa come vuole. Ma a questo carabiniere va garantito non solo il lavoro ma la possibilità, anche se non l’ha fatto ufficialmente, di potersi esprimere liberamente. Uno può non condividere quello che ha detto. Io per esempio mi riconosco nel presidente Mattarella, ma uno può anche dire ‘io non mi riconosco in un presidente della Repubblica, non mi piace, è stato eletto’. Ma che qualcuno possa solo pensare o dire ‘cacciatelo dall’arma dei carabinieri’ questo no. Salvate il carabiniere della manifestazione. Salvate il carabiniere“.