“Saremo un modello”: il peggio del libro di Speranza

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Oggi iniziamo con la prima puntata del peggio del libro di Speranza. Come sappiamo il ministro della Salute la scorsa estate si è cimentato nella stesura del suo volumetto autocelebrativo (Perché Guariremo, edito Feltrinelli) che poi, a causa dell’arrivo della seconda ondata di ottobre, ha fatto ritirare dagli scaffali delle librerie lasciandolo in un perenne oblio. Ne siamo venuti in possesso e ci teniamo a regalarvi alcune chicche inedite di questa lungimirante fatica letteraria.

“Anche di questa battaglia di carattere scientifico l’Italia è, da tempo, protagonista. (…) È stata l’Italia la nazione europea promotrice dell’ “Alleanza per il vaccino” che con Germania, Francia e Olanda ha aperto alla prima intesa con AstraZeneca per lo sviluppo e la produzione di 400 milioni di dosi (…). È in Italia che è partita la sperimentazione di un ulteriore vaccino (…). E in Italia, nei laboratori di Toscana Life Sciences, è in corso un lavoro importante sugli anticorpi monoclonali che potrà portare a cure efficaci.”

“Mi si rompe la voce. Abbiamo raggiunto un risultato decisivo: i Paesi nostri vicini, nel momento della difficoltà, non chiuderanno le frontiere, non ci volteranno le spalle. Sono molto soddisfatto. L’Italia non è sola. (…) Ben presto, la “linea duradell’Italia non sarà più una scelta discutibile da valutare, ma un modello da seguire.”

Roberto Speranza, estratti dal libro Perché Guariremo

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