Guerra e ideologia

Se Lgbt e femministe preferiscono la sharia, vadano pure

L’Occidente ormai si odia. A tal punto da generare folli paradossi: l’universo gay e quello femminista fanno il tifo per Hamas e l’islam

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Lgbt e islam

In un Occidente sempre più bramoso di suicidio, l’ipocrisia e il conformismo imperano ormai sovrani. I feroci e ripetuti attacchi dall’interno ai capisaldi della cultura occidentale, unitamente alla sfrenata esigenza di perorare ad ogni costo cause spiccatamente antioccidentali, possono assumere un solo significato: l’Occidente, o perlomeno una parte di esso, si odia profondamente. Talmente tanto da far apparire spesso la civiltà occidentale la più antioccidentale fra tutte le civiltà del nostro tempo.

Tale profondo e ben radicato odio di sé di cui si alimenta l’ormai agonizzante Occidente è infatti sempre più facilmente riscontrabile, con una carica peraltro oltremodo accentuata, in alcune sue frange, soprattutto laddove si annida una mai paga bramosia di tutele e corsie preferenziali.

Accade così che quel mondo minoritario, sempre più rumoroso e ostile nei confronti delle silenziose e sempre più soggiogate maggioranze, dopo aver fatto incetta di diritti e libertà nel tollerante e libero mondo occidentale, abbia inscenato il più classico dei voltafaccia per sostenere la causa dei più acerrimi nemici dell’Occidente.

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Si originano così degli autentici paradossi, delle prese di posizione perverse e irrazionali, totalmente incomprensibili almeno senza una cospicua dose di insulsa ignoranza e becero conformismo. Si stenta infatti a comprendere, ad esempio, come il variopinto universo Lgbt, in perenne lotta contro l’oscurantismo occidentale, possa ergersi a paladino dell’Islam più radicale che disconosce le libertà sessuali e perseguita barbaramente le diversità. Oppure, come le agguerritissime femministe, sempre così ostili verso il bigotto e fallocratico Occidente, possano scendere in piazza a difesa di quell’integralismo culturale e religioso che predica, e poi pratica, la sottomissione del genere femminile al volere maschile e la sistematica negazione dei più basilari diritti della donna.

Orbene, laddove femministe e omosessuali avessero lecitamente modificato il loro punto di vista sul tema dei diritti civili, e altrettanto lecitamente avessero scelto di abbandonarsi al fascino irresistibile di imam, burqa e scimitarre, che ben venga. Nessun problema. Se la Sharia li rappresenta più dei valori occidentali e della cristianità, che facciano pure. Che aprano anche le braccia all’indulgente e democratico Islam. Il cotanto odiato Occidente riuscirà, presto o tardi, a farsene una ragione.

Ma ci risparmiassero perlomeno le false invettive, i soliti fastidiosissimi piagnistei e le deliranti lezioncine politicamente corrette intrise di ideologismo, ipocrisia e antioccidentalismo. Non sono più credibili.

Salvatore Di Bartolo, 14 novembre 2023

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