DemOligarchisc (Angelo Lucarella)

Nel libro DemOligarchisc, dal 5 maggio in libreria, Angelo Lucarella analizza come si è arrivati al referendum bandiera dei grillini

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DemOligarchisc

La prima legislatura a Camere ridotte è iniziata a settembre scorso. Nel frattempo la vittoria del centrodestra ha scardinato, per certi versi, diverse posizioni di potere che il centrosinistra aveva consolidato per tutti i decenni post tangentopoli. Si tratta di due fenomeni asimmetrici nel senso che:

1. il taglio parlamentari non ha giovato al M5s tanto che quest’ultimo ha dimezzato (nel giro di una legislatura) i voti presi nel 2018;

2. la vittoria del centrodestra, trainata come coalizione dalla crescita esponenziale di Giorgia Meloni, ha destabilizzato il disegno unico che avrebbe portato il M5S a sposarsi definitamente con il Pd rimasto, dopo la crisi del governo Draghi, senza leader e senza temi di lotta storici.

Non è bastato gridare nelle piazze (per anni) di voler aprire il Parlamento come una scatoletta di tonnobenché sia stato il leitmotiv per convincere che con il taglio dei parlamentari si sarebbero ridotti i costi della politica ed i relativi privilegi.

In DemOligarchisc, dal 5 maggio in libreria con La Bussola edizioni di Gioacchino Onorati, Angelo Lucarella analizza gli elementi psico-demonizzanti che hanno portato alla conferma referendaria del taglio parlamentari da parte degli italiani. Cosa che ha spinto Luciano Violante, presidente emerito della Camera dei Deputati, ha scrivere la prefazione.

L’analisi di Lucarella parte dalla riforma costituzionale di “potatura” quale frutto di una sorta di sindrome dell’arto fantasma (concetto preso in prestito dall’ambito medico) nonché di una tendenza all’imbarbarimento sociale alimentato di paure. Paure, quest’ultime, che nell’ultimo decennio hanno rappresentato il terreno fertile su cui il grillismo ha seminato e costruito l’ambizione “ghigliottinante” della politica.

Tra queste dinamiche, l’allarme su cui il libro DemOligarchisc si concentra è il rischio di oligarchia mascherata. Quale speranza rimane grazie alla Costituzione? Che tra vita democratica e democrazia liberale il limite è sottile e talvolta impercettibile alla massa elettrice. Per evitare una nuova DemOligarchisc, Lucarella mette in chiaro le illusioni create da una delle riforme costituzionali con meno senso sistematico della storia repubblicana.

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