Thd, quando la mascherina è sicura e made in Italy

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Dalla produzione di dispositivi medici destinati a chirurghi, cliniche e ospedali alla diversificazione verso prodotti acquistabili in farmacia dalle famiglie italiane. È il salto strategico compiuto da THD, l’azienda emiliana che nella sua sede di Correggio dal 2004 è un punto di riferimento internazionale nei dispositivi elettro-medicali per la realizzazione di una tecnica chirurgica mini-invasiva per il trattamento delle patologie colorettali: il metodo “THD® Doppler”.

Ma parliamo della diversificazione compiuta da THD, anche per aiutare il nostro Paese a superare l’emergenza della pandemia.  THD è infatti oggi anche leader nella produzione di mascherine chirurgiche medicali di alta qualità e completamente made in Italy.

Come è noto le mascherine sono un presidio medico fondamentale per contenere il virus (unitamente al distanziamento e a severe regole di igiene personale), ma probabilmente non è così chiaro al consumatore finale che non tutti i dispositivi di protezione in commercio sono uguali tra loro o hanno la stesa efficacia.

Va subito messo in chiaro che il parametro per scegliere non è tanto (o non solo) la classificazione della mascherine stesse – chirurgiche, FPP2, FPP3 – sigle che già prima della pandemia ne indicavano la corretta destinazione d’uso. Occorre invece guardare a come è stata costruita la mascherina che indossiamo e attraverso cui respiriamo, occorre verificare di quali

materiali è composta, l’accuratezza della sua fattura e in quali ambienti di lavoro stata realizzata.

È proprio nel parametro della qualità, fondamentale per la tutela della nostra salute, che THD si distingue dalla concorrenza, proponendo mascherine – spiega l’azienda emiliana – “superiori, senza odori e senza contaminanti”. THD è infatti una un produttore medicale, pertanto deve obbligatoriamente sottostare a stringenti normative che impongono  la produzione in ambiente controllato e la tracciabilità rigorosa e documentata di tutti i suoi prodotti.

Il risultato, in questo caso, sono mascherine che oltre ad essere inodori e prive di contaminanti, sono progettate per limitare al massimo la trasmissione di agenti infettivi da naso e bocca. A differenza della quasi totalità delle altre mascherine chirurgiche, quelle prodotte e marchiate THD – prosegue l’azienda – hanno inoltre un’eccellente efficienza di filtrazione batterica (BFE), che è superiore al 99%.

Questo significa una capacità di filtrazione superiore fino a 30 volte rispetto alle mascherine in tessuto e una capacità di filtrazione 8 volte superiore ad una mascherina con efficienza del 95%.

Insomma le mascherine THD nulla hanno a che vedere con i prodotti, sopratutto provenienti da alcuni Paesi extra europei, sovente accompagnati da dichiarazioni di conformità improprie, sia riguardo alla marcatura “CE” sia alla capacita di filtrazione “BFE”.

Ma come si può riconoscere una mascherina di qualità da un’altra potenzialmente dannosa o comunque di scarsa fattura? Un campanello di allarme per individuare un prodotto non idoneo è l’odore: una percentuale importante delle mascherine di importazione emana infatti un odore acre e fastidioso alle narici. Fatto sicuramente da non sottovalutare, sicuramente indice di cattive pratiche industriali o di successiva contaminazione”.

Al contrario le mascherine THD – ve lo assicura chi ha potuto testarle di persona alcuni campioni con un utilizzo assiduo sia all’interno sia all’esterno – sono inodore. Indossate risultano particolarmente morbide, ultraleggere anche grazie ad elastici molto più confortevoli della media e al nasello realmente conformabile al naso di ciascuno. Così assicurare a un tempo la migliore protezione dal virus ed evitare anche che si appannino le lenti degli occhiali.

Sono disponibile di colore bianche a 3 strati e nere quest’ultime hanno la particolarità di avere 4 strati per una maggior protezione senza pregiudicare la respirabilitàNelle confezioni da 50 e 20 pezzi sono incluse poi più buste di plastica richiudibili, utili per portare con sè o riporre temporaneamente una o più mascherine. Non solo, l’azienda rimarca come siano ipoallergeniche e come il grado di contaminazione sia abbondantemente inferiore ai 30UFC/g previsti dalla norma EN 14683.

In conclusione chi utilizza una mascherina alta qualità prodotta da THD non solo protegge, al massimo possibile, la propria salute e quella dei suoi familiari ma, come detto, acquista un prodotto al 100% made in Italy con materiale parimenti italiano.  Un aiuto per mantenere e creare occupazione in una congiuntura recessiva particolarmente difficile per tutti.

 

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