La Ripartenza 2022

Una ricerca certifica: perché va cambiato il sistema fiscale italiano

Il rapporto dello studio “Maisto e Associati” presentato a La Ripartenza 2022 a Bari

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Guglielmo Maisto

Pubblichiamo l’introduzione alla ricerca dal titolo “Leva fiscale e competitività del sistema Italia” realizzata dallo studio Maisto Associati e presentata a La Ripartenza 2022 dal palco del Teatro Petruzzelli.

L’attrattività di un Paese per i soggetti esteri è influenzata da svariati fattori quali, ad esempio, la stabilità economico-politica, l’efficacia e la rapidità del sistema giudiziario, la complessità della burocrazia, la presenza di risorse umane qualificate o la facilità di accesso al mercato dei capitali. Tuttavia, negli ultimi anni uno dei fattori cui è stato dato maggiore risalto è la scarsa competitività del sistema fiscale italiano che è più volte stato additato come farraginoso e caratterizzato da una pressione fiscale eccessiva con conseguenze negative in termini di attrattività nei confronti degli investitori esteri. Le analisi mostrano come l’Italia si collochi (per il secondo anno consecutivo secondo un istituto di ricerca internazionale1) all’ultimo posto in termini di competitività fiscale tra i Paesi Ocse.

Aliquote elevate, complessità delle norme e le numerose imposte previste sono i fattori che pesano negativamente sulla posizione dell’Italia. Tuttavia la medesima ricerca al contempo evidenzia come l’Italia sia assai competitiva se si considerano taluni incentivi fiscali alle imprese e il network di trattati contro la doppia imposizione conclusi con i Paesi esteri. Inoltre, vi sono nicchie legate alla fiscalità degli intangibili (regime Patent Box) in cui addirittura l’Italia è stata riconosciuta tra gli ordinamenti con le norme più attrattive al mondo . Tali fattori sono sicuramente tra quelli che hanno permesso all’Italia di registrare una crescita annua nel 2021 dell’83% degli investimenti da parte di imprese estere; dato superiore rispetto a quello registrato in tutti gli altri Paesi europei.

In tale prospettiva, la presente ricerca si pone l’obiettivo di analizzare le diverse aree che nel prossimo futuro potranno influenzare la competitività fiscale dell’Italia in un’ottica di rilancio del sistema Italia e di consolidamento dell’attuale trend positivo.

In ragione degli obiettivi, anche di natura fiscale, posti dal Pnrr italiano, quest’ultimo rappresenta certamente il punto di partenza di tale analisi. Il Pnrr rappresenta infatti una importante occasione da sfruttare per migliorare sensibilmente il sistema tributario e rendere il Paese attrattivo tanto per gli investimenti esteri quanto per le imprese già residenti al fine di evitare una fuga verso altri ordinamenti dotati di sistemi fiscali più evoluti.

L’incubo della giustizia tributaria: l’intervento di Guglielmo Maisto a La Ripartenza 2022

Nel seguito verranno pertanto analizzate le riforme fiscali prese in considerazione nel Pnrr Italiano, le modalità con cui il legislatore italiano ha deciso di attuarle, verificando se le proposte legislative attualmente in fase di discussione parlamentare rispecchiano gli impegni assunti in sede europea. Su taluni aspetti delle riforme in fase di attuazione verranno inoltre formulate alcune proposte che potrebbero ulteriormente migliorare il sistema tributario attuale, soprattutto con riferimento alla riforma della giustizia tributaria che costituisce un tema di grande attualità e rilevanza.

Saranno altresì brevemente evidenziate le riforme fiscali in programma e in corso di attuazione anche negli altri Paesi dell’Unione europea, segnalando le analogie ovvero le diversità rispetto a quelle italiane. Saranno poi esaminati gli impatti in termini di attrattività dell’Italia delle proposte dell’Ocse volte a riformare la tassazione dei gruppi multinazionali, verificando se il nostro Paese ne risulterà più competitivo o se dovranno essere intraprese azioni al fine di migliorare la nostra competitività rispetto a quella degli altri Paesi.

Si affronterà in ultimo l’attrattività dell’Italia nei confronti delle persone fisiche soffermandosi sui diversi incentivi già previsti e sugli aspetti su cui occorre intervenire al fine di consolidare gli effetti positivi derivanti da tali misure.

Per leggere l’intera ricerca, clicca qui.

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