Esteri

Usa, incubo terrorismo: cosa unisce gli attentatori di New Orleans e Las Vegas

Dal passato militare all’applicazione per noleggiare l’auto: ecco cosa sta emergendo dalle indagini

Gli Usa sprofondano nuovamente nell’incubo terrorismo. A New Orleans il 42enne Shamsud Din Jabbar ha travolto decine di passanti in Bourbon Street, per poi sparare all’impazzata fino all’intervento della polizia. Nella sua automobile è stata trovata una bandiera dell’Isis, indizio che lascia pochi dubbi sulla natura dell’attacco. Bilancio di almeno 15 morti. A Las Vegas, invece, una Tesla Cybertruck è esplosa davanti al Trump Hotel, nell’area parcheggio, causando la morte di una persona, l’autista del mezzo. L’esplosione ha innescato un rogo nei pressi dell’edificio, spento dai vigili del fuoco. Ma non solo.

Le autorità Usa indagano sulle eventuali connessioni tra i due attacchi terroristici, perché i legami non mancano. L’uomo alla guida del pick-up esploso a Las Vegas si chiamava Matthew Alan Livelsberger ed era un militare americano che aveva prestato servizio in Germania, al momento dell’incidente era in ferie in Colorado. L’attentatore di New Orleans, invece, vantava una lunga carriera nell’esercito, almeno decennale. “Riteniamo che sia stato congedato con onore”, ha affermato Alethea Duncan, portavoce dell’FBI. Un passato militare comune, ma in realtà il filo è ben più corposo: secondo quanto riportato dall’emittente Denver 7, i due attentatori avrebbero prestato servizio nella stessa base militare.

Entrando nel dettaglio, è emerso che Jabbar era un veterano dell’esercito: si era arruolato nel 2007, prestando servizio attivo nelle risorse umane e nella tecnologia dell’informazione e schierandosi in Afghanistan dal 2009 al 2010; si era trasferito alla riserva dell’esercito nel 2015 e aveva lasciato il servizio nel 2020 con il grado di sergente maggiore. Durante gli anni trascorsi nell’Esercito aveva ricevuto diverse medaglie, tra i quali la Global War on Terrorism Service Medal. Non ci sono ancora informazioni approfondite sulla carriera militare di Livelsberger.

C’è di più. Sia l’attentatore di New Orleans che quello di Las Vegas hanno noleggiato il veicolo tramite l’applicazione Turo – società americana di car sharing peer-to-peer con sede a San Francisco – e in entrambi gli attacchi le vetture – entrambe elettriche, altro possibile indizio – sono state utilizzate per scopi criminali, non solo come semplice di mezzo di trasporto. La conferma è arrivata direttamente da Elon Musk: “Sia questo Cybertruck che il F-150 usato nell’attentato suicida a New Orleans sono stati noleggiati da Turo. Forse sono collegati in qualche modo”.

Il presidente Usa Joe Biden ha evidenziato che le autorità stanno indagando su “ogni possibile connessione” tra i due eventi: “Ma nessuno deve trarre conclusioni affrettate. Anche le forze dell’ordine e la comunità dell’intelligence stanno indagando su questo, inclusa una possibile connessione con l’attacco di New Orleans. “Per ora non c’è nulla da riferire in merito” ha aggiunto. E ci sono timori su una possibile rete. Gli investigatori sono certi del coinvolgimento di altre persone nell’attacco a New Orleans: le telecamere di videosorveglianza hanno incastrato quattro persone – tre uomini e una donna – mentre piazzavano degli ordigni nella zona dell’attentato. Le autorità stanno “eseguendo una serie di mandati di perquisizione autorizzati dal tribunale a New Orleans e in altri stati” e indagando sulle sue “potenziali associazioni e affiliazioni” con organizzazioni terroristiche.

Franco Lodige, 2 gennaio 2025

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