Vaccini e mortalità, una ragione in più per protestare?

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di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi

Perché il governo italiano forza i cittadini a farsi iniettare questi vaccini, minacciandoli di rimanere senza stipendio se i vaccini li proteggono da una malattia letale? Milioni di persone adulte sono così ottuse o fanatiche o cieche da volere a tutti i costi rischiare di morire? Noi ad esempio che scriviamo qui, abbiamo a cuore la nostra salute come chiunque altro, ma non intendiamo fare queste iniezioni perché, come abbiamo scritto e documentato in dozzine di articoli e interventi (e ora in un libro di prossima uscita), le riteniamo pericolose per la nostra salute.

Contrariamente a quello che scrivono i giornali, ci siamo resi conto che esiste un rischio concreto di non risvegliarsi o di subire danni gravi. Ogni giorno persone in ottima salute e anche molto giovani vengono trovate morte per malori improvvisi e l’unico tratto in comune è che erano da poco vaccinati. L’obiezione che molti fanno “ma io non ne conosco che siano morti dopo la vaccinazione” vale anche per i morti Covid adulti e giovani, perché fuori dalla fascia di età degli ultra 70enni e già malati quasi nessuno è in grado di indicare anche solo un 50enne, per non parlare di un 20enne, morto di Covid tra le persone che conosce. I morti Covid sono oggi come l’anno scorso, in media, intorno agli 80 anni e pochissimi sono morti che non fossero già malati. Se si confrontano invece le persone adulte e sane e i giovani, i rischi sembrano maggiori con questi prodotti.

Questi sono casi avvenuti questa settimana, diversi altri si possono trovare anche solo spulciando le cronache, ma quattro casi come questi dovrebbero essere sufficienti a sospendere questo tipo di vaccinazione.

Che il fenomeno non sia normale lo provano le statistiche che abbiamo riportato da tanti paesi in cui vedi nel 2021 una mortalità più alta che nel 2020 per la fascia di età sotto i 50 anni e dozzine di fatti, come ad esempio, tra i tanti, questo avvertimento delle farmacie tedesche riguardo alla vaccinazione, che mette anche in guardia contro casi che si sono conclusi con esito mortale.

Nei paesi poi in cui il Covid-19 nel 2020 non aveva causato praticamente morti, come quelli asiatici, bisogna registrare che questo tipo di vaccini ha causato tanti morti quanto il virus. A Taiwan, Il ministero della Sanità, riporta 849 morti post vaccinazione (Astrazeneca e Moderna) su 23 milioni di abitanti, lo stesso numero dei morti Covid. Ovviamente però i morti Covid anche in Asia sono di media intorno agli 80 anni e invece i decessi post vaccinazione sono molto più giovani per cui l’impatto è in realtà da 20 a 30 volte maggiore a parità di numero di morti.

Notare che i vaccinati a Taiwan sono un terzo di quelli in Italia perché la popolazione è 23 milioni e la percentuale di vaccinati leggermente inferiore. Ma il nostro ministero riporta meno di 500 decessi post vaccinazione mentre Taiwan quasi 900. I dati italiani sono in contraddizione con quelli di Australia, Usa, Uk, Israele, Taiwan e qualunque altro paese che riporti i morti post vaccinazione. In pratica, in Italia dovrebbero essere invece almeno 2,500 morti in base alle percentuali riportate all’estero e non 500 come riporta l’Aifa. Qualcosa nei dati dell’Aifa continua a non tornare.

Che questi prodotti di Pfizer, Moderna, Astrazeneca proteggano però dalla malattia non è nemmeno completamente vero, se si leggono le cronache e non le statistiche dell’Istituto superiore di Sanità.  Ieri, ad esempio, un adulto è finito in terapia intensiva nonostante fosse vaccinato. Sempre ieri ad esempio un caso in Usa di un ragazzo di 21 anni, personal trainer, morto per “complicazioni legate al Covid” scrivono i giornali, ma in realtà, se si controlla, vaccinato con due dosi.

La cosa inquietante è che ovunque si possono trovare dati di mortalità disaggregati per età recenti e si nota come negli ultimi sei mesi ci siano più morti tra i giovani e gli adulti sotto i 60 anni quest’anno dell’anno scorso (come abbiamo riportato su questo sito). Se ti ammali di Covid puoi in realtà curarti, ci sono tabelle e protocolli di cura con una combinazione di farmaci già esistenti (anticorpi monoclonali, idrossiclorochina, ivermectina in particolare) pubblicate su riviste mediche importanti e usate da medici. Per le reazioni avverse ai vaccini non ci sono invece cure. In tutti i casi riportati di “reazioni avverse”, sia quelli letali in cui si ferma il cuore o ci sono emorragie cerebrali che quelle in cui le persone soffrono disabilità, non si vedono per ora possibilità di cure.

Di conseguenza, più di un terzo degli americani, ad esempio, non è vaccinato e migliaia di lavoratori, negli ospedali e altre attività in cui il governo Biden impone la vaccinazione resistono, ad esempio tra i piloti che si danno malati per non vaccinarsi, con il risultato che migliaia di voli sono cancellati. Nonostante l’unanimità dei media globali allineati coi governi che non le riportano e fingono ad esempio che la paralisi di aeroporti in Usa siano dovute a cause “varie”, ci sono in realtà proteste di piazza ovunque, dalla Svizzera all’Olanda al Giappone all’Australia, cause legali, scioperi e così via. Sono milioni che protestano – ora anche in Italia-  per proteggere il proprio diritto alla salute contro prodotti che sono visti come pericolosi.

La verità è che sia malati e morti Covid che morti o disabili post vaccino sono fenomeni statistici come i malati e morti per certe tipologie di tumori. In Italia siamo 60 milioni e ad esempio ogni anno almeno 30 mila si ammalano di tumore alla prostata o al colon, ma se chiedi se qualcuno ne conosca probabilmente rispondono di non averne incontrati quest’anno. Non stiamo parlando in realtà di epidemie, ma di fenomeni di mortalità che allarmano il pubblico solo se i media ne parlano. Per fare un altro esempio, ogni tanto appaiono sui giornali articoli su 40 mila morti l’anno per infezioni contratte in ospedale, una statistica per cui l’Italia è la peggiore in Europa. Dato però che Bill Gates, le multinazionali farmaceutiche o l’élite globale non ha particolari interessi nel ridurre le infezioni ospedaliere, questa anomalia continua da decenni e nessuno si pone il problema di cosa fare per ridurle.

Allo stesso modo, l’Italia ha avuto mortalità Covid tre volte maggiore della Germania e un aumento di mortalità totale anche di oltre il 12% annuo. Ma paesi come la Germania e quelli scandinavi o il Giappone e i paesi asiatici non hanno avuto aumento di mortalità totale dal 2020 con la Covid. Abbiamo avuto, la mortalità Covid più alta rispetto ad altri paesi OCSE maggiori, l’incremento di mortalità totale maggiore e un crollo senza precedenti della natalità in Italia come conseguenza della paura indotta della pandemia e del lockdown. Adesso siamo gli unici in Europa a imporre di vaccinarsi a tutti. Chi  impone il vaccino dovrebbe essere ritenuto responsabile dei morti post vaccino.

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