Salute

Covid e vaccini

Vaccini, milioni di dosi avanzano. E l’Aifa sposta di 3 mesi la scadenza

Salute

Ci si avvia verso il nuovo richiamo del vaccino anti covid: il decreto avente il tema delle modificazioni delle misure di contenimento dell’infezione, infatti, nonostante la cessazione dello stato d’emergenza, prevede la possibilità fino al 31 dicembre prossimo di permettere ai ministri, della Salute e dell’Economia, di adottare provvedimenti in maniera autonoma recanti restrizioni o decisioni in linea con i contagi.

Se da una parte l’Oms fa sapere che sembrerebbe pronta a una nuova scorta di sieri per ottobre, aggiornati alle nuove varianti del virus, resta il problema dei vaccini inutilizzati che riguarda, da nord a sud, tutte le regioni.

Come afferma anche il Senatore di Fratelli d’Italia Zaffini in un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, il 90% della popolazione italiana over 12 ha completato il ciclo vaccinale: una percentuale che corrisponde a 51 milioni di persone.

Nonostante i grandi numeri le dosi di vaccino risultano in avanzo: complessivamente, infatti, alle regioni ne erano state consegnate quasi 142 milioni, somministrate poi solo 137 milioni e mezzo.
Ci troviamo, quindi, con un disavanzo di quasi 4 milioni e mezzo di dosi vaccinali che, ad oggi, risultano non aggiornate con le nuove varianti del virus ma soprattutto in corrispondenza alla scadenza. Questo è dovuto, sicuramente, a una mancata corsa alla terza e alla quarta dose che, ultimamente, grazie all’abbassamento dei contagi e alla pericolosità del virus, non è avvenuta.

La data di scadenza delle dosi rimaste risulta tra il mese di giugno e quello d’agosto 2022, motivo per cui le regioni hanno lanciato un allarme. In risposta, l’Aifa, su suggerimento della casa farmaceutica PfizerBiontech, ha deciso di estendere il periodo di validità del farmaco: da sei mesi a nove mesi. La vecchia data di scadenza è stata quindi spostata di tre mesi.

Il governo su ciò è rimasto in silenzio, tanto che non c’è traccia di questa notizia su nessun giornale: lo scopo dell’interrogazione del Sen. Zaffini è proprio in questa direzione, infatti. Come il governo intende collocare le migliaia di dosi di vaccino in scadenza? Quante dosi sono state distrutte in Italia perché scadute prima che potessero essere inoculate? Come verrà quantificato in futuro l’approvvigionamento delle dosi davvero necessario?

Bianca Leonardi, 29 maggio 2022

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