Variante, vaccini, lockdown: Burioni s’incarta ancora

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Tra gli esponenti più in vista del partito unico dell’obbligo vaccinale non poteva certo mancare Roberto Burioni. In questo senso già lo scorso 11 luglio il più televisivo dei virologi, uomo delle certezze granitiche, dichiarava: “La situazione italiana, con nuovi contagi da Coronavirus è semplice, finiscono in rianimazione ultracinquantenni che hanno rifiutato il vaccino con una folle scelta e si infettano giovani non ancora vaccinati. La soluzione è a portata di mano ma è politica e non scientifica: obbligo per tutti.” Si tratta dello stesso personaggio che su Rai2, nella puntata del 2 febbraio 2020 di Che tempo che fa, pronunciò una rassicurazione memorabile: “In Italia il rischio è zero. Questo non avviene per caso, avviene perché si stanno prendendo delle precauzioni.” Abbiamo poi visto come è andata a finire.

Dopodiché, man mano che cresceva il terror panico, indotto da misure sempre più restrittive, Burioni salì rapidamente sulle barricate chiusuriste, lanciando a cadenza quotidiana appelli a restare chiusi in casa come se si stesse approssimando una sorta di Armageddon. Ma il meglio, essendo il tema dei vaccini il suo principale cavallo di battaglia, sembra che lo scienziato pesarese lo stia dando in questo ultimo periodo, in cui pubblica sui principali social media mitragliate di frasi ad effetto, a mio avviso piuttosto imbarazzanti, con l’intento di convincere i più riottosi a farsi vaccinare.

In particolare, tre di queste, postate recentemente su Twitter mi hanno colpito, in quanto consentono a chi possiede ancora una parvenza di spirito critico di farsi una idea esauriente circa le capacità di questo celebrato luminare: “Brutte notizie. Covid 19, anche quando passa senza apparenti conseguenze, predispone all’infarto. Vaccinatevi”. “Un vaccinato può trasmettere l’infezione. Ma prima deve contagiarsi, e il vaccino lo protegge dal contagio. Quindi chi si vaccina ostacola il diffondersi del virus e rende più sicura la comunità. Chi dice il contrario o è ignorante o in malafede o entrambe le cose.” Ed in risposta a Guido Crosetto, il quale chiede perché, ad agosto 2021, abbiamo più morti dello scorso anno, nonostante l’alto numero di vaccinati e il green pass, Burioni twitta risoluto: “Perché la variante Delta è immensamente più contagiosa rispetto al virus che girava la scorsa estate, perché uscivamo da un lunghissimo lockdown e soprattutto perché ancora il 40% della popolazione non è vaccinata.”

Dunque, per ricapitolare, Burioni dopo poco più di un anno e mezzo di pandemia è già in grado di emulare il celebre Nostradamus, profetizzando infarti a raffica nei confronti di chiunque abbia incontrato il Sars-Cov-2. Inoltre egli, malgrado una messe di numeri e di relativi studi, i quali raccontano di uno sconcertante aumento di ricoveri e di decessi tra la popolazione vaccinata, ci spiega che tutto questo sarebbe frutto di ignoranza e/o malafede.

Infine, dulcis in fundo, Burioni vorrebbe farci credere che i numeri assai più rassicuranti della scorsa estate, con circa un quarto dei morti che registriamo attualmente, erano il risultato del lungo lockdown primaverile (come se poi, una volta riaperto il Paese, il virus avesse quasi smesso di circolare per chissà quale misterioso motivo); mentre oggi, con la variante Delta che imperversa, il numero dei vaccinati sarebbe ancora insufficiente. Tuttavia, illustre professor Burioni, ma se come lei sostiene, il vaccino protegge anche dal contagio, per quale strano caso del destino sono sempre più numerose le persone vaccinate che si infettano e che finiscono in ospedale? Credo proprio che i conti non tornino affatto.

Claudio Romiti, 27 agosto 2021

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