Zanzara tigre

“Vergogna, vergogna, vergogna”. L’ira di Cruciani sui trattori a Sanremo

Zanzara 8 febbraio 2024

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così le proteste dei trattori che minacciano di bloccare l’Italia e che si stanno preparando a portare la protesta sul palco del festival di Sanremo.

“La vergogna si sta per consumare. I signori dei trattori minacciano di bloccare l’Italia, hanno già fatto degli incidenti in Europa e rappresentano un pericolo reale. Altro che i quattro cialtroni di Ultima Degenerazione. Andranno pare con una quindicina di trattori a Sanremo: 15 trattori saranno stazionati a Sanremo e alcuni dei protagonisti saliranno sul palco di Sanremo. Io dico vergogna, vergogna, vergogna. Allora facciamo salire sul palco di Sanremo tutte le categorie che si sentono vessate, tutte le categorie che si sentono bistrattate, e ce ne sono tantissime. Il palco di Sanremo non può diventare il megafono di rivendicazioni di categorie. Se la vedesse il governo, non Sanremo, non Amadeus. Vergogna, vergogna, vergogna.”

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Cruciani ha poi passato in rassegna stampa la notizia dell’abbattimento di un orso considerato pericoloso nel Trentino. “Finalmente una buona notizia – ha detto – uno deve essere contento semplicemente perché c’è una maggioranza eletta che ha deciso di attuare un progetto per proteggere la popolazione locale. Gli orsi non votano, votano le persone e le persone hanno eletto Fugatti anche per abbattere gli orsi ritenuti pericolosi”.

Il conduttore di Radio 24 ha poi criticato alcune dichiarazioni del collega radiofonico Linus che ha recentemente detto che Bella Ciao non ha nulla a che fare con il comunismo. “Allora il signor Linus, ospite del signor Parenzo, parlando di Sanremo e dintorni ha detto che Bella Ciao non c’entra niente con il comunismo. Sfugge al signor Linus, e glielo dico abbracciandolo, che la canzone Bella Ciao, pur essendo nata non sotto l’egida diciamo del comunismo, è stata la canzone utilizzata e sfruttata dai signori comunisti. Poi è meravigliosa, io la ricordo come colonna sonora della Casa di Carta. Per carità, va bene tutto, ma non bisogna metterci il prosciutto davanti agli occhi”.

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