Chiesa

Vogliono riscrivere il Padrenostro “gender-neutro”

L’idea di alcuni vescovi della Chiesa anglicana. I cattolici venerano Maria, però – spiacenti – ma Gesù Cristo è maschio

Insomma, pare proprio che i vescovi (anglicani) inglesi stiano studiando una formula gender-neutra del Padrenostro. Se ‘sta cosa è vera e se andrà in porto sarebbe patetico: non sanno più che fare per vendere il loro prodotto (scusate il linguaggio commerciale, ma è Mammona il dio di questo mondo). Già la c.d. Chiesa d’Inghilterra era nata per una foia di sesso (chiedere a Enrico VIII) e si era ritrovata con la Regina al posto del Papa e il Parlamento a decidere i dogmi. Speriamo che re Carlo mantenga il suo proposito di abolire la vetusta norma che impedisce ai cattolici di accedere al trono britannico.

Comunque, intere diocesi anglicane hanno votato coi piedi chiedendo di rientrare, dopo secoli, nella casa-madre romana. Benedetto XVI dovette addirittura creare un coetus anglicanorum per disciplinare la cosa, perché molti sacerdoti erano sposati. Ma, comprensibilmente, non si riconoscevano più in una Chiesa Nazionale che benediva nozze gay e consacrava vescovi trans con tanto di compagno/a. Cristo aveva fondato la Chiesa perché gli uomini avevano bisogno di pastori. Ma i pastori che si fanno guidare dalle pecore sono come il sale evangelico che non serve più a nulla.

Ora, il Padrenostro è per soprammercato l’unica preghiera insegnata dal Fondatore. Il quale era maschio e etero. È anche vero che il cattolicesimo romano è la sola religione che mette una donna, Maria, quasi sullo stesso piano di Dio: Madre di Dio, dogma efesino. E scusate se è poco. Ripeto. la sola religione. Sì, i musulmani venerano Maria, ma solo come madre del profeta Gesù, precursore di Maometto. L’idea che una donna, un’umana, possa essere –inaudito! – madre di Dio fa loro mettere mano alla scimitarra. Però, spiacenti, ma Gesù Cristo è maschio. Non l’ho deciso io e neanche il Papa, e se l’Onnipotente così ha voluto sono fatti suoi, avrà i suoi motivi e chi sono io per giudicare (citazione bergogliana)?

Ora, vedete, la Chiesa cattolica è un club privato nel quale entra chi vuole e se vuole. Ma se uno si iscrive al club del bridge e poi, una volta dentro, chiede di cambiare le regole, nessuno si stupisce se viene accompagnato gentilmente fuori: ha sbagliato porta, se voleva giocare a scopone il club era un altro. Per questo la Chiesa un tempo perdonava anche i peccatori più biechi ma gli eretici li mandava al rogo. Ora, una mano tesa verso i figli discoli la si può ammettere. Bergoglio cerca di farlo da quando è Papa. Addirittura ha modificato il Paternoster: al posto di «non indurci» ha messo «non abbandonarci alla tentazione», e forse sarà ricordato solo per questo. Ma già Ratzinger dovette affrontare una levata di scudi quando cercò di mantenere il «per molti» (il sangue di Cristo versato «per molti») al posto di «per tutti». Pareva poco democratico, ma erano parole di Cristo stesso, che sapeva bene quanto il suo sacrificio sarebbe stato inutile «per molti».

All’inizio della messa c’è anche un «pace in terra agli uomini che Dio ama» al posto del vecchio «uomini di buona volontà»: anche questa, frase evangelica (gli angeli ai pastori di Betlemme). Già, buona volontà, volontà buona, cioè rivolta al bene. Volontà, perché bisogna volerlo. E non è gratis. Se no, come dice Dante, «mestier non era parturir Maria». Altra variante per non offendere nessuno: «Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa» al posto dell’antico Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum, ma tantum dic verbum et sanabitur anima mea. Sono le parole dell’anonimo centurione di Cafarnao che Cristo elogiò per la sua fiducia in Lui. Parole ritenute così importanti da essere inserite nella liturgia fin da sempre.

Ma via, è giusto venire incontro alle debolezze di un’umanità che, come i biblici abitanti di Ninive, non sa più distinguere la mano destra da quella sinistra. Tuttavia, quale maestro direbbe alla sua scolaresca: oggi che cosa volete fare? La Chiesa è Mater, sì, ma anche Magistra. Sennò è una ong. E di ong ce ne sono già troppe. Gli anglicani? Continuano a segare il ramo su cui stanno seduti. Contenti loro…

Rino Cammilleri, 10 febbraio 2023

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