“Vuole scappare al Colle”. La Bomba di Bisignani su Draghi

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Dopo-elezioni, centrodestra, centrosinistra e Draghi… l’analisi di Luigi Bisignani nell’intervista rilasciata ad Affari Italiani.

E’ vero che il Pd ha stravinto le elezioni amministrative e oggi Letta è il leader più forte di tutti?

“Assolutamente no. Diciamo che in Italia abbiamo due piccoli leader…”.

Chi sono?

“Meloni e Salvini, con l’aggravante per il segretario della Lega che è stato ministro dell’Interno e quindi dovrebbe sapere perfettamente come funzionano gli apparati dei poteri”.

Quali sono stati gli errori di Meloni e Salvini?

“Semplice, Meloni avrebbe dovuto candidarsi a Roma e diventare sindaca della Capitale. Una poltrona che garantisce rapporti internazionali, con altri sindaci del mondo e soprattutto con il Vaticano. Tutti i grandi leader hanno fatto il sindaco. Salvini, invece, candidandosi a sindaco di Milano, e vincendo, avrebbe trovato l’occasione per il suo grande riscatto. E se pensiamo al successo di Occhiuto in Calabria, anche nel ricordo di Santelli, il centrodestra avrebbe fatto l’en plein”.

E invece…

“Invece Meloni e Salvini si sono chiusi nei loro piccoli cerchi magici e non sono capaci di guardare oltre il loro naso. Ora stanno lì ad accarezzare una sconfitta figlia della loro miopia politica. Meloni sindaca di Roma e Salvini sindaco di Milano sarebbero state due eventi importantissimi”.

Ma a Roma c’è Michetti…

“Un bravo avvocato che non poteva sfondare avendo avuto pochissimo tempo”.

E a Milano?

“Hanno candidato il pediatra della Ronzulli, l’esponente di Forza Italia più vicina a Salvini. un clamoroso harakiri che ha dato a Berlusconi un dolore enorme nella sua città”.

Sala ha stravinto…

“Sala non piace affatto ai milanesi, per niente. Ha vinto solo grazie all’astensione tutta di Centrodestra. Un popolo che si è sentito tradito da Meloni e Salvini”.

Pesante la sconfitta soprattutto per il leader leghista…

“Salvini ha un’altra aggravante”.

Quale?

“Dopo aver costruito la ‘Bestia’, avrebbe dovuto capire il 15 agosto mattina, perché sicuramente Morisi lo avrà avvisato di quanto accaduto, che cosa sarebbe successo mediaticamente e cavalcare questa vicenda in modo totalmente diverso. Morisi non merita il trattamento di questi giorni, ma è inevitabile essendosi mosso a rimorchio delle notizie uscite dai soliti centri di procure e commissariati che conosciamo”.

Però Letta e il Pd hanno vinto…

“Letta ha vinto per caso, diciamo a sua insaputa. I problemi del Pd sono tutti lì, davanti agli occhi di tutti. E non serve certo al Pd spostarsi sull’ultra-sinistra”.

A Siena ha vinto…

“Ovvio che ha vinto, il Centrodestra avrebbe dovuto mettere un candidato forte e conosciuto e con la posizione del segretario Pd sul Monte dei Paschi, Letta avrebbe perso. Provocando un terremoto a sinistra”.

Quanti errori a destra…

“Tre galletti, Berlusconi quello che ha più visione politica, che se mettono la testa a posto possono trovare un riscatto politico ed elettorale, altrimenti lasciano alla sinistra e ai soliti media del mainstream la vittoria”.

Il M5S di Conte è andato maluccio…

“Conte è uno scherzo della politica. E’ corso a Napoli per fare stare vicino al neo-sindaco Manfredi, solo opportunismo politico”.

Conosce il professor Alpa e Di Donna, amici di Giuseppe Conte?

“Stima infinita per il professor Alpa, ma questo non mi ha fermato dall’essere uno dei più feroci critici dell’azione di Conte, come del resto mi dà atto Travaglio nel suo libro ‘Conticidio'”.

In tutto questo contesto Draghi che fa?

“Vuole fare il duro che da Palazzo Chigi fa tutto lui, invece nella sede del governo sono in pochi a sapere che cosa fare e come”.

Cioè?

“Basta leggere Tremonti, l’unico che sa davvero le cose, la Delega Fiscale è una legge assurda, soprattutto la riforma del catasto fatta solo per accontentare Bruxelles e la Von der Leyen”.

Quindi?

“Draghi proverà a scappare da Palazzo Chigi, dove la macchina ormai funziona sempre meno. Ora sarà Draghi a voler andare al Quirinale, non gli altri che lo candidano. Ma il problema è che servono i voti e se sul Fisco si mette contro il centrodestra non può certo diventare Presidente solo grazie alla sinistra”.

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