Commenti all'articolo Quelli che amano Maduro e le dittature sudamericane

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Gianfranco Benetti Longhini
Gianfranco Benetti Longhini
3 Maggio 2019, 12:51 12:51

LEZIONE DI ECONOMIA Il professore di economia di un istituto americano dichiarò di non avere mai in precedenza bocciato un singolo studente, ma aveva ultimamente bocciato un’intera classe. Quella classe aveva insistito che il socialismo di Obama avrebbe funzionato e che nessuno sarebbe rimasto povero e nessuno avrebbe continuato ad essere ricco, quindi un grande equalizzatore. Allora il professore disse loro: “OK, faremo un esperimento in questa classe con il piano di Obama” … Quindi si farà la media di tutti i voti degli studenti e questa media sarà applicata a tutti in tal modo che nessuno verrà bocciato e dunque nessuno potrà ricevere una “A”. .. (Sostituendo i gradi con in dollari avremo qualcosa più facilmente comprensibile a tutti). Dopo la prima prova, i gradi vennero valutati come deciso e tutti ricevettero una “B”. Gli studenti che avevano studiato duramente furono delusi, mentre gli studenti che avevano studiato poco erano felici. Alla seconda prova, gli studenti che prima avevano studiato poco, studiarono ancora meno, mentre quelli che avevano studiato molto decisero che anche loro volevano un “passaggio gratis”, e dunque studiarono poco. La media della seconda prova fu una “D”! Nessuno fu felice. Quando fu eseguita la terza prova, la media fu una “F”. Mentre le prove procedevano, i punteggi non miglioravano e aumentavano invece i litigi, accuse e… Leggi il resto »

Gianfranco Benetti Longhini
Gianfranco Benetti Longhini
3 Maggio 2019, 12:47 12:47

ELOGIO AD UN DOCENTE (Inizio trimestre del sesto anno nel colleggio “Prince of Wales” a Nairobi, Kenya.) Aspettammo il nostro professore di “Literature” all’ora di classe. Quando finalmente arrivò, spiegò che era in riuniune per spiegare una sua idea. Ci disse allora che aveva deciso di smettere di insegnarci i soliti testi. Rimanemmo a bocca aperta! Alle nostre perplessità, invece di dare spiegazioni, fece due domande … 1) Alle file di banchi alla sua destra, chiese chi di noi conosceva Karl Marx … dopo la sorpresa, uno chiese dove abitasse questa persona. 2) Alle file di banchi alla sua sinistra, chiese chi conosceva Adam Smith … sùbito uno chiese se questo tizio era inglese o americano. Strofinando il suo mento, disse solo “oh!” Poi continuò per dirci che aveva capito della nostra ignoranza, nonostante la nostra intelligenza. Fece presente, che con la fine dell’anno, molti di noi saremmo andati all’università o ad altre mete, e sapevano pochissimo della situazione attuale nel mondo. (Per esempio, che nel l’anno precedente ci fù l’invasione di Budapest da parte dei carriarmati russi.) “Il mio compito sarà di insegnarvi come imparare da soli, e vi seguirò durante il trimestre.” Allora, puntando il dito verso di me, disse “John, tu sarai il coordinatore della tua metà, e andrete in biblioteca per ricercare tutto su Karl Marx.”… Leggi il resto »

Gianfranco Benetti Longhini
Gianfranco Benetti Longhini
3 Maggio 2019, 10:16 10:16

ECONOMIA REALE versus ECONOMIA VIRTUALE Le persone mature, con esperienza di economia reale, sanno che non è mai statica, anche se sarebbe una utopia per i politici, oppure per i sindacati. Se qualcuno non ci crede, vorrei che mi facesse vedere dove esiste. Anche l’Arabia Saudita, con tutto il suo petrolio, dovette modificare i suoi piani economici dopo il crollo del prezzo del greggio. ( Lavorai lì per più di cinque anni come Direttore Generale per una ditta Svizzera/Saudita di quel paese). L’Italia è carente in materie prime, e con il costo a noi dei carburanti e altri importi, la produzione continuava essere più cara. Mentre la Francia, con le sue centrali atomiche, soffrì meno. La scelta “politica” di abbandonare le centrali atomiche non sembrerebbe essere stata saggia. Il nostro Boom economico soffrì da questo e dallo scambio sfavorevole Lira/Euro. Poi dobbiamo ricordarci che la ricchezza del paese veniva creata (come sempre) dagli Imprenditori, che fornivano ottimi prodotti a costi ragionevoli. Negli anni 70, ad un corso di “economia e marketing” dato da un Giapponese, gli fu chiesto se l’Europa lo preoccupava … la sua risposta fu … “ Veramente No, meno che per un paese …” , e alla domanda “quale” , rispose … “l’Italia, che ha tanto talento e intelligenza, ma per fortuna nostra (Giapponese), hanno i governi… Leggi il resto »

giancarlo
giancarlo
2 Maggio 2019, 17:51 17:51

Io ho l’impressione che nel passato gli Stati Uniti abbiano compiuto dei gravi errori in America Latina.
Castro e i Sandinisti all’inizio non erano comunisti ne tantomeno filosovietici. Tant’è che Castro si è sbarazzato dei comunisti cubani prima di diventarlo lui stesso. Lo stesso vale per il Nicaragua: Somoza era un personaggio repellente. Gli Stati Uniti (che quando i sandinisti erano ancora all’opposizione li avevano in parte finanziati) avrebbero dovuto cavalcare e controllare la rivoluzione sandinista, invece di regalare il movimento a Cuba e ai suoi protettori del Cremlino. Aiutare i contras che non erano certo degli stinchi di santo finanziando l’aiuto tramite vendite di army agli Ayatollahs non è stato il modo migliore per vincere “hearts and minds” in Centramerica (ne tantomeno in Medio Oriente). Forse, adesso, con la crisi in Venezuela si stanno muovendo meglio e, se non altro, stanno cavalcando il cavallo gusto.

ferdianando gallozzi
ferdianando gallozzi
2 Maggio 2019, 15:10 15:10

A Tullio Pascoli.
Lei ha ragione ma io mi riferivo a du3e secoli fa in cui ci fu la guerra USA contro il Messico. Io mi riferivo alla situazione di qualche secolo fa in cui ci fu la guerra USA contro Messico e al periodo in cui i bianchi USA discriminavano chi non fosse WAP (bianco, anglosassone e protestante) i cui strascichi si percepiscono ancora oggi forse anche nell’atteggiamento di Maduro e di Cuba. Ma i tempi sono cambiati e ora conviene stare con i WAP.
Se non altro che ora abbiamo gli stessi interessi a bloccare invasioni che rischiamo di travolgerci assieme.

Giacomo
Giacomo
2 Maggio 2019, 0:14 0:14

Auguro un buon futuro al Venezuela, ma sempre lontano dal liberismo, sogno di illusi e truffatori.
Bisogna essere particolarmente forti per non lasciarsi influenzare dalle bugie del mondo dell’informazione, che disinforma più che altro, per poter pensare positivo con un governo avversato da quasi tutti quelli che hanno la possibilità di farsi sentire, ecco come si spiegano certe “sorprese”.
A me piace avere al fianco persone coraggiose come Orban (anche se alcune sue scelte non le ho gradite), se poi penso ad altri capi di stato tra quelli nominati non c’è paragone.

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