Commenti all'articolo A Roma c’è posto per i centri sociali abusivi ma non per il Caffè Greco
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Pablo
25 Ottobre 2019, 17:01 17:01
Il Caffè Greco è importante per gli italiani e anche per noi, i turisti stranieri che abbiamo il piacere de visitare Roma ogni tanto, bella come al solito anche ogni anno un po’ più sporca.
Valter
22 Ottobre 2019, 21:30 21:30
Madurismo ? Nosotros hemos el Bergoglismo !
Franco Cattaneo
22 Ottobre 2019, 18:21 18:21
Aggiungo che Edward Smith-Stanley, 12-o Earl of Derby e Sir Charles Bunbury si giocarono a testa o croce il diritto di dare il nome alla corsa: per fortuna vinse il Conte di Derby (ve lo immaginate il Bunbury di San Siro…?). A compenso di ciò Diomed, il cavallo di Sir Charles Bunbury vinse il primo Derby.
Franco Cattaneo
22 Ottobre 2019, 18:09 18:09
Ha la stessa età del Derby (di Epsom, ovviamente), la cui proposizione è stata adottata quasi invariata in tutti i paesi del mondo in cui corrano cavalli. Gli inglesi neanche si sognano di sfrattarlo: dal 1915 al 1918 e dal 1940 al 1945 è stato corso, per ragioni belliche, a Newmarket ed è stato denominato “Wartime substitute”.
Il Caffè Greco è importante per gli italiani e anche per noi, i turisti stranieri che abbiamo il piacere de visitare Roma ogni tanto, bella come al solito anche ogni anno un po’ più sporca.
Madurismo ? Nosotros hemos el Bergoglismo !
Aggiungo che Edward Smith-Stanley, 12-o Earl of Derby e Sir Charles Bunbury si giocarono a testa o croce il diritto di dare il nome alla corsa: per fortuna vinse il Conte di Derby (ve lo immaginate il Bunbury di San Siro…?). A compenso di ciò Diomed, il cavallo di Sir Charles Bunbury vinse il primo Derby.
Ha la stessa età del Derby (di Epsom, ovviamente), la cui proposizione è stata adottata quasi invariata in tutti i paesi del mondo in cui corrano cavalli. Gli inglesi neanche si sognano di sfrattarlo: dal 1915 al 1918 e dal 1940 al 1945 è stato corso, per ragioni belliche, a Newmarket ed è stato denominato “Wartime substitute”.