“Regina Aquarum”, Regina delle Acque: così veniva chiamata l’antica Roma per le mirabili opere artistiche e ingegneristiche che la contraddistinguevano e che ancora oggi attraggono turisti da tutto il mondo: acquedotti, terme, ville e fontane realizzate per dimostrare il fasto e l’eccezionale disponibilità d’acqua e quindi la magnificenza dell’Urbe. E’ un tributo alla storia della capitale e del nostro Paese la mostra “Acqua nell’Arte e Arte dell’Acqua – Fontane e Nasoni di Roma”, organizzata nel suggestivo contesto delle Terme di Diocleziano dal Museo Nazionale Romano e dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma. A supportare l’iniziativa è ACEA, la società guidata da Fabrizio Palermo che non solo gestisce l’intero sistema idrico della capitale ma è anche il primo operatore idrico a livello nazionale. Questa mostra racconta attraverso l’arte “l’importanza dell’acqua nello sviluppo della storia della civiltà e celebra l’eccellenza dell’ingegneria idraulica italiana”, ha commentato Palermo. Il settore idrico è strategico per il nostro Paese e rappresenta “quasi il 20% del Pil”, ha quindi proseguito il top manager sottolineando come siano necessari maggiori investimenti perchè “l’acqua, oltre a essere un bene primario è un elemento imprescindibile per lo sviluppo industriale e agricolo” del nostro Paese. Non per nulla la stessa ACEA, conscia del proprio ruolo strategico, ha posto al centro della propria crescita gli investimenti sulle infrastrutture elettriche e idriche, il potenziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili e l’attenzione alla tutela della risorsa idrica. In breve: ACEA crede in una nuova cultura dell’acqua, essenziale anche per vincere battaglie come quella climatica e il problema della siccità. Ma torniamo all’esposizione in corso Roma.
Alle Terme di Diocleziano, fino al 31 maggio
Curata dal direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger e dall’archeologo Vincenzo Lemmo, la mostra Acqua nell’Arte e Arte dell’Acqua – Fontane e Nasoni di Roma resta aperta fino al 31 maggio e celebra l’Urbe attraverso il tesoro che ancora oggi anima le sue monumentali fontane e le sue numerose fontanelle. Nella suggestiva cornice delle Terme di Diocleziano, il visitatore potrà infatti immergersi tra opere d’arte, affascinanti reperti archeologici, progetti e suggestive fotografie d’epoca conservate presso Musei Nazionali e Comunali. Torna quindi a disposizione dei cittadini un materiale molto ricco, che i curatori hanno organizzato in due macro sezioni: 1) L’arte dell’acqua, con l’esposizione di particolari reperti archeologici e un approfondimento sulle fontane storiche e i nasoni della capitale; 2) L’acqua nell’arte, con la presenza di oggetti artistici legati al tema dell’acqua. “La mostra presenta una raccolta ragionata di reperti tuttora conservati nei depositi delle Terme di Diocleziano e di Palazzo Massimo”, precisa Verger e costituisce un’ulteriore tappa nel programma Depositi (Ri)scoperti del Museo Nazionale Romano ”in vista dell’ampliamento e della riorganizzazione del percorso espositivo permanente”. Questo evento – ha aggiunto il presidente del Centro Europeo per il Turismo e la Cultura, Giuseppe Lepore – è “un messaggio di speranza e di ottimismo attraverso la valorizzazione di un bene importante per l’intero pianeta come l’acqua e anche un riconoscimento per ACEA che nel settore è fondamentale protagonista”.
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