Zanzara tigre

Almasri, colpo di scena di Cruciani: “Lo dico, Meloni ha commesso un errore”

Nella puntata odierna della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha esaminato con un tono critico le azioni del governo italiano riguardo una recente vicenda internazionale e ha presentato un curioso spunto di riflessione sui gusti degli italiani.

“Allora ragazzi, diciamo la verità. Il governo italiano, dunque il governo di centrodestra italiano guidato da una signora che si chiama Giorgia di nome, Meloni di cognome, sulla vicenda del libico ha fatto una marea di cazzate”, ha esordito Cruciani in modo diretto. “Te lo dico molto chiaro. Versioni diverse, pasticci, burocrazie, cavilli giuridici. L’unica cosa da fare era una. Una volta che ce l’hai in mano, bisognava radunare i vertici dei servizi ai ministri competenti, mettere immediatamente il segreto di Stato, impacchettarlo, impacchettare il signore libico, e spedirlo in Libia senza clamore, senza foto, senza quella festa vergognosa all’arrivo di uno accusato di cose gravissime”.

Il conduttore ha criticato duramente l’esecutivo, affermando: “Dunque c’è un’incapacità totale di gestire questa roba qui. E guardate che io questa cosa qui la penso fin dal primo minuto”. Cruciani ha anche respinto le accuse mosse al governo Meloni di essere complice delle torture, definendole ridicole e patetiche: “Il potere non racconta mai la verità. Dunque non sono stati capaci di nascondere, questo dovevano fare, nascondere il libico, mandarlo a casa sua, farlo stare zitto senza foto, questo dovevano fare”.

Passando ad altro, Cruciani ha introdotto una “notizia clamorosa” con il titolo: “Più frustini e meno libri. In Italia si cercano più mistress che formazione”. Ha fornito dati sui numeri di mistress ricercate in diverse città italiane, con Padova, Napoli e Bologna sul podio. “L’Italia preferisce la sottomissione alla formazione. Questo è il punto,” ha concluso con il suo caratteristico tono provocatorio.