Cultura, tv e spettacoli

Annunziata annunciaziò, Lucia se ne va. E noi ce ne faremo una ragione

La conduttrice di Mezz’ora in più lascia la Rai in polemica col governo Meloni

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Cazzo! Lucia Annunziata se n’è ghiuta e soli c’ha lasciata. E adesso la Rai è più povera, sarebbe più ricca perché risparmia sui cachet proletari delle brigate rosa di Fazio e di quelle rosso pompeiano di zia Lucia, ma più povera di contenuti, idee, risposte esperienze servizi. Annuciaziò annunciaziò: Lucia prende cappello e passa via. S’è dimessa “in modo irrevocabile” che è lo slang all’italiana per dire potrei sempre ripensarci, anzi non faccio sul serio, però dovete cercarmi, tu partito mi devi difendere.

Vabbuò, cumbà. La lettera vibra di irritazione indignazione sdegno: “Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale (Sic!): giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni”(tradotto: la Storia mi assolverà). Vi arrivo (Sic) perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”.

E tutti d’un tratto, un pernacchio. Lo stile è quello che è, vagamente borbonico, so’ giornalisti del secolo scorso, ma è la ciccia qui a pesare. Donna Annunziata in soldoni non tollera il ricambio in Rai, per quanto morbido, dai, su, che è tutto fatto col bilancino: talmente sputa e schifa le nuove nomine da non poterci convivere, con tipico disprezzo democratico. Se ne corrobora la intramontabile sensibilità di sinistra: noi occupiamo per il pluralismo, voi perché siete dei maiali. A noi la Rai ci spetta perché è cosa nostra, voi non siete degni neanche di innaffiarci le piante. Noi siamo l’unica umanità, voi una sottorazza che provoca per il solo fatto di esistere, come hanno detto i pard di Lucia del ministro Roccella al Solone del libro (non è un refuso: etun teorema). Il resto mangia, nel senso che c’è un po’ di fuffa, zucchero filato acido, da chi deve capire capisce, non è che venga precisato il motivo del livore e perché questi parvenu non son degno di lei e di quelli come lei. Ma forse non c’è bisogno, sono dei fascisti punto e basta.

È la woke, bellezza, la percezione a senso unico: io sono come mi percepisco, tu sei come ti percepisco, ma lo stesso non vale per te, tu non hai diritti, non hai percezioni, sei obiettivamente un fascista, come piace dire a Sansonetti, il garantista, devi solo vergognarti; sei una merdaccia e io non ci sto più, gridò Annunziata e poi tutti pensarono dietro le falci e martelli, la sinistra è impazzita oppure ha bevuto: Lucy con questa letterina delirante, Litty che si sente la papessa, e tutte e tutti che si percepiscono epurati, deportati, sterminati. Ma se ne vanno loro. Lucia, torna a bordo cazzo! Lucia dì qualcosa di sinistra (per esempio: “cazzo!”). Lucia, di qualcosa anche non di sinistra, Lucia, dì qualcosa, è una mezz’ora che aspettiamo, non puoi mollarci così.

Vabbuò, cumbà, la strategia è chiara: autoepurarsi uno via l’altro per dare l’idea del regime fascista. Siccome nessuno li tocca, fanno da soli. Ma potrebbe essere un errore clamoroso, potrebbero scoprire che il pubblico, la gente, la cittadinanza vive benissimo senza la loro propaganda smutandata: questi son personaggi che hanno praticato e poi apertamente teorizzato la militanza scoperta, faziosa, scorretta, avvalendosi del servizio pubblico, che fino a prova contraria dovrebbe essere fruito da tutti. La prova contraria sono loro e a questo punto ridicola. Patetica. Diuretica. Diciamola come va detta, una lettera del genere, a settanta e passa anni, sa molto di infantilismo di ritorno. Triste, solitario y, speriamo, final: questi sarebbero i sacerdoti, i farisei delle opinioni in Rai.

Non se ne fanno una ragione, ma, come diceva il filosofo Jagger, non puoi avere sempre ciò che vuoi e il tempo non aspetta nessuno. Annunziata forse è rimasta all’epoca in cui il capo del Pds Piero Fassino poteva telefonarle dall’autoblu, novità ancora per pochi, potenti, di sinistra, e annunciarle: Lucia, ti abbiamo fatto presidente della Rai. Allora “le modalità dell’intervento in Rai” erano decenti, zia Lucia? Allora ti stavano bene?

Max Del Papa, 25 maggio 2023