Esteri

Black lives matter compra una villa da 6 milioni con i soldi delle donazioni - Seconda parte

Il radicalismo del movimento antirazzista americano è ormai diventato un business

La difesa delle Cullors

Intanto Patrisse Cullors si è sempre difesa con le consuete armi dell’indignazione nei confronti dei media dai due peccati originali: bianchi e di destra. Ha versato lacrime di rabbia davanti alla Tv, ha incassato la solidarietà di facciata del gruppo dirigente. Nel video ora rimosso, la Cullors spiegava anche che la macchina del fango è “perché siamo potenti, è perché stiamo vincendo, è perché stiamo minacciando l’establishment, stiamo minacciando la supremazia bianca”. E poi, “Non sapete un cazzo di cosa ci vuole per vivere in una scatola qui”. Ma alla fine, lo scorso anno, ha salutato la compagnia e ha fatto un passo indietro, adducendo ferree motivazioni.

Khan-Cullors hanno iniziato la loro corsa agli acquisti a Los Angeles nel 2016, pochi anni dopo che il movimento per i diritti civili, partito con l’hashtag #blacklivesmatter con le altre attiviste Alicia Garza e Opal Tometi, ha incominciato a guadagnare terreno in tutto il mondo. L’agenda BLM sulla giustizia penale – basata sull’idea che un minor numero di criminali dovrebbe essere arrestato e tenuto in prigione – ha preso piede nelle giurisdizioni blu e lo slogan “Defund the Police” ha avuto successo nonostante la sua totale impraticabilità e la distruttività politica.

BLM è diventato un business

Sulla scia della morte di George Floyd, il radicalismo di BLM è stato un ottimo affare. La Cullors ha sempre affermato che i soldi si sono “raccolti da soli”, poiché praticamente ogni ente in America che voleva rafforzare le sue credenziali di giustizia sociale ha cercato di farsi strada nelle grazie di BLM. “Questo è denaro che proveniva dalla colpa dei bianchi, dalla colpa delle società bianche, e loro hanno semplicemente versato soldi”, ha spiegato la Cullors. Se suona un po’ sulla difensiva, è perché la fondazione BLM ha raccolto oltre 90 milioni di dollari nel 2020 e non è chiaro chi abbia la gestione dei fondi o come vengano spesi.

La dichiarazione fiscale più recente che l’ente di beneficenza ha fornito risale al 2019, e ha indicato un indirizzo a Los Angeles che non esiste. Il Dipartimento di giustizia della California ha aperto un’indagine per evasione fiscale. E intanto la fondazione di Black Lives Matter (Blmgnf) è stata estromessa dalla piattaforma AmazonSmile, che devolve lo 0,5% delle transazioni su determinati prodotti alle Ong che ne fanno richiesta. Perché, spiega Amazon, si rifiuta di rendere conto di come ha speso parte dei fondi che ha ricevuto. Fino a quando non lo farà, Amazon congelerà le donazioni ricevute finora.

La Cullors ha sempre raccontato che lei non è solo un’attivista, ma un’abolizionista dei nostri giorni. Sogna l’abolizione della famiglia naturale, della polizia, delle prigioni e del capitalismo. Faranno eccezione le sue proprietà. E pensare che Black Lives Matter, con la Cullors in testa, ha sempre chiesto una moratoria su affitti, mutui e bollette.

Lorenza Formicola, 6 aprile 2022

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