Borseggiatrici in metro? Dico sì ai video: la gogna è giusta

Che follia la polemica per foto e video delle ladre in metropolitana. E la privacy del derubato?

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borseggiatrici rom

In un suo post poi cancellato, il consigliere comunale di Milano Monica Romano sosteneva che fosse sbagliato filmare le borseggiatrici dei mezzi pubblici perché così la loro privacy viene violata e vengono messe alla gogna inutilmente. Ci rendiamo conto? Ma se voi aveste subito un furto? Se foste stati uno di quelli che alla Stazione Centrale ha subito una coltellata?

A differenza di Gramellini, che oggi ci spiega come la consigliera Pd non abbia completamente torto, non ho problemi a dirlo: rivendico la possibilità della gogna mediatica per chi mi deruba o per chi entra in casa mia. Fino a prova contraria, la privacy che sta venendo violata è la mia! Invece, per la sinistra, due foto sui social sono peggio di una rapina. È una roba che denota la loro mentalità del cazzo: i diritti di chi mi fa un furto dovrebbero essere quelli di andare velocemente a pagarne le conseguenze.

I furti sono all’ordine del giorno e le nostre carceri (che fanno schifo) non possono essere riempite di malandrini che rubano il portafoglio o la borsetta di Gucci. Almeno ci lasciate la possibilità di sputtanare chi ci ha rubato il portafogli? Guardate che è lo Stato ad essere al nostro servizio, non il contrario. Nel momento in cui lo Stato fa intendere che non metteranno mai in galera i borseggiatori, uno come dovrebbe comportarsi? Non sto assolutamente dicendo che si ha il diritto di aggredire chi ci sta rubando la borsetta, ma questa cosa della privacy dei borseggiatori, francamente, la trovo veramente incredibile.

Siamo noi a poter dare lezioni ai nostri consiglieri comunali, magistrati, e poliziotti perché sono loro che sono al nostro servizio, non il contrario. Questa è la differenza fondamentale tra la sinistra e la destra: la sinistra pensa che lo Stato possa fare su di noi quello che vuole, mentre la destra pensa che l’individuo sia dotato di diritti di libertà, inviolabili anche da parte dello Stato.

Nicola Porro, 14 marzo 2023

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