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Calenda, il traditore che sogna il Campidoglio - Seconda parte

Anche Mara Carfagna, che ha corteggiato in tutti i modi, gli ha dato un due di picche avendo altro a cui pensare a pochi giorni dalla nascita della sua prima bimba. E quel che resta di Forza Italia oggi è nel caos dove pare sia in atto addirittura un’operazione di sfondamento, da parte del solito asse Ronzulli-Ghedini con l’assordante silenzio di Antonio Tajani, per far fuori le due capogruppo di Camera e Senato, Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini. Girano infatti tanti piccoli dossier, spediti ad Arcore da qualche collaboratrice infedele che fanno solo sorridere Berlusconi divertito da sempre dalle congiure di Palazzo.

Ma, miniserie di Arcore a parte, Calenda, con l’intuizione di allargare il suo partito verso un’anima liberale e popolare, ha un solo vero grande nemico: il suo carattere. Irrequieto, irascibile, incapace, come si è visto, di fare squadra neppure con il suo specchio, e di rispettare un accordo. Roma ha bisogno almeno di una persona equilibrata. È troppo da chiedere?

Luigi Bisignani, Il Tempo 18 ottobre 2020

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