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Caro Morra, i calabresi non hanno bisogno di lei

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Ma sì, caro Nicola Morra. Non li aiutate i calabresi. Sono grandi e grossi, come dice lei. Ma anche se fossero piccoli e indifesi, starebbero meglio soli, che male accompagnati da un governo incapace di nominare un commissario decente per la sanità più disastrata d’Italia, in piena era Covid. E che con l’ultimo spot di Gino Strada, trasforma questo imperdonabile pasticcio nella farsa del solito one man show targato Giuseppe Conte.

Men che meno, caro Morra, i calabresi hanno bisogno degli odiatori grillini, che li rimproverano per aver votato Jole Santelli: di destra e pure malata di cancro. Non tanto perché aveva il cancro, quanto perché era di destra: e allora, per l’odiatore “democratico”, il cancro diventa una scusa in più per rosicare. Sta a vedere che se sulla sanità avete fatto pena; se avete incaricato prima il carabiniere che non sapeva, poi il negazionista amico di Roberto Speranza, poi l’ex rettore prigioniero della moglie e adesso siete alla farsa del Vip gruppettaro, come se Reggio Calabria fosse Kabul, la colpa è dei calabresi e della governatrice defunta. Mica la vostra.

“Era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica”, sottolinea lei, Morra. “Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte”. Già. Però ci spieghi, caro Morra: è peggio votare una che ha il cancro, o è peggio votare una cricca di poltronari come voi, capaci di rimangiarsi non solo tutte le promesse elettorali (lo fa qualunque politico), ma di rinnegare ogni principio che hanno professato, nonché di balzare da un governo all’altro, prima con i sovranisti e poi con il Pd? È peggio eleggere una cui il Padreterno non concederà di arrivare a fine mandato, o lasciar fare due mandati – magari tre, che ne pensa? – a degli inetti benedetti dal rancore, che se non fossero a palazzo venderebbero – e con molta più dignità, la dignità di chi lavora e si sacrifica – le bibite allo stadio?

Strano, che non si sollevino alti lai dai boldrinidi di tutte le risme: se l’odiatore è grillino, e se il grillino è alleato dei dem, può permettersi pure di offendere i malati oncologici. I quali, dal canto loro, hanno altro cui pensare, che non gli insulti delle 5 stelle cadenti: grazie al governo che lei sostiene, caro Morra, e grazie ai ministro che scriveva i libri sul “modello italiano”, in certi ospedali non hanno più tempo di curarli, i pazienti col cancro.

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