Sempre addosso agli Statali. Adesso non possono neppure ‘scioperare’!? La vita, ma anche il lavoro, è a volte una questione di scelte, più o meno giuste, più o meno sbagliate, ma pur sempre lasciate al libero arbitrio. Pertanto chi per libera scelta o magari per necessità oggi si ritrova a fare il dipendente pubblico oppure il libero professionista, l’artigiano o il commerciante, già sapeva illo tempore a cosa andava incontro. Il dipendente pubblico, ad un lavoro con uno “stipendio fisso”, pochi soldi (maledetti e subito!), ferie e malattia, scarse soddisfazioni, zero margini di carriera, tassazione alla fonte e un pubblico concorso per accedere ai ruoli di qualsiasi livello e settore. La partita Iva, tutto l’esatto contrario. E allora quando poi si diventa… ‘grandi’, c’è poco di cui lagnarsi. Non per questo il lavoratore – pubblico o privato che sia, oppure la partita Iva – deve rinunciare al ‘diritto-dovere’ di rivendicare migliori condizioni di lavoro e perché no, anche scioperando! Ora, accanirsi contro i dipendenti pubblici tacciandoli di ogni ‘male’, facendone di tutta l’erba un fascio e mettendoli in croce perché il ‘9 dicembre u.s. sono scesi in sciopero’, è puro accanimento nei confronti di una categoria di lavoratori che non sta rubando niente a nessuno, ma che è stata pesantemente penalizzata dal passaggio dalla Lira all’Euro, che di fatto ne… Leggi il resto »
Raffaello Rota
11 Dicembre 2020 14:14
Complimenti il giovane trentenne è molto più saggio dei vecchi caproni ciarlatani dei sindacati !
Valter
11 Dicembre 2020 10:51
Bravo il tecnico di Radiologia che ha compreso lo stile del giuramento di Ippocrate
carlo
11 Dicembre 2020 9:34
Dire che non esiste diritto allo sciopero se non esiste diritto al lavoro, mi sembra proprio una frase fatta. Io sono un dipendente pubblico e non me ne vergogno: se penso di dover scioperare per qualcosa, sciopero. E se lo sciopero crea disturbo e disservizi, meglio: significa che è riuscito. Non ho partecipato a questo sciopero, non perché mi reputi un privilegiato che in qualche modo dovrebbe dir “grazie” per cosa? Per ciò che gli è dovuto? Dovrei vergognarmi di uno stipendio in cambio del mio lavoro? No di certo! Anzi, vorrei uno stipendio più alto. No, non ho partecipato perché è uno sciopero insensato, da parac…li che vogliono farsi una settimana di vacanza. E’ ridicolo lo sciopero fatto dopo una festività e un giorno di ponte. Lo sciopero deve avere un senso, dev’essere serio, dev’essere raro e ci dev’essere la PAURA che venga veramente indetto uno sciopero. E infatti, non ho mai scioperato. Lo sciopero non dev’essere una roba che faccia dire: “toh, guardali là, i dipendenti pubblici che s’allungano in week-end”. Dovrebbe esser qualcosa che faccia dire: “speriamo non scioperino veramente!”.
Sempre addosso agli Statali. Adesso non possono neppure ‘scioperare’!? La vita, ma anche il lavoro, è a volte una questione di scelte, più o meno giuste, più o meno sbagliate, ma pur sempre lasciate al libero arbitrio. Pertanto chi per libera scelta o magari per necessità oggi si ritrova a fare il dipendente pubblico oppure il libero professionista, l’artigiano o il commerciante, già sapeva illo tempore a cosa andava incontro. Il dipendente pubblico, ad un lavoro con uno “stipendio fisso”, pochi soldi (maledetti e subito!), ferie e malattia, scarse soddisfazioni, zero margini di carriera, tassazione alla fonte e un pubblico concorso per accedere ai ruoli di qualsiasi livello e settore. La partita Iva, tutto l’esatto contrario. E allora quando poi si diventa… ‘grandi’, c’è poco di cui lagnarsi. Non per questo il lavoratore – pubblico o privato che sia, oppure la partita Iva – deve rinunciare al ‘diritto-dovere’ di rivendicare migliori condizioni di lavoro e perché no, anche scioperando! Ora, accanirsi contro i dipendenti pubblici tacciandoli di ogni ‘male’, facendone di tutta l’erba un fascio e mettendoli in croce perché il ‘9 dicembre u.s. sono scesi in sciopero’, è puro accanimento nei confronti di una categoria di lavoratori che non sta rubando niente a nessuno, ma che è stata pesantemente penalizzata dal passaggio dalla Lira all’Euro, che di fatto ne… Leggi il resto »
Complimenti il giovane trentenne è molto più saggio dei vecchi caproni ciarlatani dei sindacati !
Bravo il tecnico di
Radiologia che ha compreso lo stile del giuramento di Ippocrate
Dire che non esiste diritto allo sciopero se non esiste diritto al lavoro, mi sembra proprio una frase fatta. Io sono un dipendente pubblico e non me ne vergogno: se penso di dover scioperare per qualcosa, sciopero. E se lo sciopero crea disturbo e disservizi, meglio: significa che è riuscito. Non ho partecipato a questo sciopero, non perché mi reputi un privilegiato che in qualche modo dovrebbe dir “grazie” per cosa? Per ciò che gli è dovuto? Dovrei vergognarmi di uno stipendio in cambio del mio lavoro? No di certo! Anzi, vorrei uno stipendio più alto. No, non ho partecipato perché è uno sciopero insensato, da parac…li che vogliono farsi una settimana di vacanza. E’ ridicolo lo sciopero fatto dopo una festività e un giorno di ponte. Lo sciopero deve avere un senso, dev’essere serio, dev’essere raro e ci dev’essere la PAURA che venga veramente indetto uno sciopero. E infatti, non ho mai scioperato. Lo sciopero non dev’essere una roba che faccia dire: “toh, guardali là, i dipendenti pubblici che s’allungano in week-end”. Dovrebbe esser qualcosa che faccia dire: “speriamo non scioperino veramente!”.