La posta dei lettori

Caro Porro, e se non volessi farmi la terza dose?

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Carissimo Dott. Porro,

sono un suo grandissimo estimatore e le scrivo perché le sarei grato se potesse approfondire un argomento che mi preme molto.

Sono un medico, specialista in Ortopedia e Traumatologia e pur essendo un sì vax sono assolutamente contrario al green pass per le stesse ragioni che lei quotidianamente argomenta in modo perfetto. Ho completato il mio ciclo vaccinale tra gennaio e febbraio 2021 come tutti i sanitari, ed ho vaccinato per mesi migliaia di persone preso l’hub istituito presso l’ospedale dove presto servizio. Ma ora con la terza dose, mi sovvengono parecchi dubbi!

In primis io sono abituato prima a fare una diagnosi e solo successivamente a prescrivere una terapia, pertanto quando tra poco dovremo fare la terza dose senza magari determinare prima il profilo anticorpale e, pertanto ricevere, o ancor peggio prescrivere, una terza dose di vaccino con pochissime evidenze scientifiche mi lascia molto perplesso.

Ora mi chiedo ma se, pur avendo completato il ciclo vaccinale precedente, non volessi fare la terza dose, (additandomi, pensi un po’, come un no vax) potrei essere sospeso dal mio lavoro oppure potrebbero non rilasciarmi il famigerato lasciapassare? La confusione regna sovrana e non ho ottenuto risposte nemmeno dalla mia direzione sanitaria né tantomeno dalla sorveglianza sanitaria a cui siamo periodicamente sottoposti. Mancano in buona sostanza linee guida e certezze. Le pare possibile?

La ringrazio per il tempo che dedicherà a questa mia mail.
Buon lavoro

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