Cronaca

Caro Porro, Giulia e Thiago uccisi: omicidio meno grave senza travaglio?

Il caso di Giulia Tramontano ammazzata insieme al piccolo Thiago: oggi si è tenuto il funerale

giulia tramontano thiago

Caro Nicola,

ti scrivo questa mail per manifestare la mia perplessità, anzi, posso dire di essere rimasta scioccata davanti alla notizia appresa ieri al telegiornale, in cui si parlava dei progressi nel caso della povera Giulia Tramontano, la ragazza uccisa a coltellate insieme al suo bambino in grembo. Ciò che mi ha scioccata è stato sentire che la situazione per il compagno assassino si potrebbe aggravare se venisse provato “che lei era entrata in travaglio“, perché in tal caso si tratterebbe di duplice omicidio.

Ma di che cosa stiamo parlando? Cioè qual è il potere soprannaturale del travaglio per far sì che solo grazie a una contrazione uterina si possa parlare di duplice omicidio e in caso contrario no? Una semplice contrazione può avere il potere di “trasformare” quell’essere nel grembo materno in un bambino vero altrimenti sarebbe rimasto un bambino finto o un ammasso informe?

Riflettevo oggi che esiste già nel nostro ordinamento una legge che punisce chi danneggia una gestante, ovvero la legge sul fumo. Nella legge Sirchia (legge 3/2003) all’articolo 51 si trova scritto che in caso di trasgressione del divieto di fumo “la misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni”. Non c’è scritto “in stato di gravidanza e che abbia iniziato il travaglio”, ma c’è scritto “in evidente stato di gravidanza”, quindi non c’è neanche scritto al nono, ottavo, settimo mese di gravidanza. No. Basta che la gravidanza sia evidente. Il che significa che potrebbe essere anche al quarto o al terzo mese volendo, basta che sia evidente. E questo perché? Perché basta che ci sia una donna in gravidanza per capire che lì, dentro di lei, c’è anche un bambino. Non a caso l’articolo della legge pone l’aggravante della presenza di donna in gravidanza accanto alla presenza di lattanti o bambini entro una certa età, quindi per sottolineare che si sta danneggiando non tanto la donna in sé, quanto il bambino nel suo grembo attraverso di lei.

E da qui torno alla notizia che ho sentito e al potere magico del travaglio. Questo vorrebbe dire che chi partorisce tramite cesareo per un’emergenza o perché non le è partito il travaglio deve farsi il segno della croce perché rischia che le tirino fuori un’ameba invece di un bambino? Smettiamola con queste ipocrisie sociali e giuridiche! Quando ero Incinta della mia prima bambina mi ricordo che all’ecografia morfologica, che si fa attorno al quinto mese, io vidi ben distinto un bebè col pollice in bocca e l’altro braccio dietro alla testa.

Quella di fatto è stata la posizione che poi ha sempre tenuto anche dopo la nascita quando dormiva. Cos’era dunque l’immagine che vedevo nell’ecografia? Io ho due carissime amiche che per motivi diversi hanno dovuto subire dei cesarei d’urgenza a 24 settimane di gestazione l’una e a 25 settimane l’altra, ovvero circa 5 mesi e mezzo. Sono nate due bambine minuscole, grandi come una mano, che hanno vissuto i loro primi lunghi mesi in un’incubatrice in ospedale, mesi delicati, mesi di cura, mesi di forti emozioni…

Adesso sono due belle bambine, una di 3 e una di 6 anni, due bambine con due gambe funzionanti, braccia e mani funzionanti, occhi, orecchie, cuore, polmoni, tutto perfettamente funzionante. Parlano, ridono, giocano. Sono due bambine splendide. E allora io mi chiedo ancora, anzi, grido ancora: ma oggi, in Italia, nel 2023, dobbiamo provare che sia partito un travaglio per dire che è stato massacrato un bambino dentro la sua mamma?

Silvia P.

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