La posta dei lettori

Caro Porro, sono nel panico per colpa della burocrazia

La posta dei lettori

Caro Porro,

ti scrivo perché in questo momento mi sembra l’unica cosa che mi rimane da fare prima di lasciarmi prendere dallo sconforto e dal panico e ammettere a me stesso che ho fallito anche come imprenditore.

Nel 2020 ho dovuto fare i salti mortali per non chiudere la mia attività di ingrosso di materiale idraulico ed edile, attività che conta 6 punti vendita, 12 collaboratori e nella quale ho investito tutto; ho dovuto fare i salti mortali a causa del Covid e delle chiusure durante le quali mi sono ritrovato a lavorare da solo e lasciare in cassa integrazione tutto il personale. Nel 2021 le difficoltà sono rimaste perché i fornitori non hanno concesso dilazioni e l’indebitamento per la prima volta è stato necessario anche con le banche….. ma nel frattempo avevo intrapreso la strada delle ristrutturazioni e delle installazione di climatizzatori e caldaie iniziando una collaborazione con artigiani miei clienti.

Non è stato facile organizzare il tutto nel pieno rispetto delle regole e del mercato; mi sono occupato dell’organizzazione di tutto ciò che riguardava le normative e la regolarità delle varie fasi del lavoro e dei conseguenti adempimenti burocratici (cessione credito, ADE, Poste Italiane ecc). Negli ultimi 6 mesi ho lavorato 15 ore al giorno, creato un nuovo marchio, dato lavoro ad artigiani e aiutato tantissimi clienti ad usufruire dello sconto in fattura; dal 12 novembre però è arrivato il decreto anti frode, decreto che ha investito anche chi come me ha il 90% delle fattura che non superano i 4000 euro, chi come me ha voluto mantenere i prezzi più bassi possibile per non avere problemi con i prezziari ed essere concorrenziale.

Ora mi ritrovo con decine e decine di installazioni eseguite prima del 12/11/2021, artigiani pagati, materiale da pagare senza sapere cosa fare, senza poter inserire le pratiche sul portale dell’Agenzia delle entrate, senza sapere se avrò dei costi imprevisti che sicuramente i clienti non vorranno coprire, senza aver idea di come pagare i fornitori alle prossime scadenze, senza sapere come pagare i dipendenti e senza riuscire a dormire.

So che non potete darmi alcun riscontro ma vi chiedo di fare presto, di fare in modo che tanti piccoli imprenditori non facciano la mia fine, che non pensino anche loro di aver fallito e di voler sparire dalla faccia della Terra. Se dovete porre rimedio a qualche evidente errore nel merito e nei tempi, fatelo subito o avrete sulla coscienza numero vite compresa la mia. Volete colpire i malfattori, giustissimo, ma non siamo sicuramente noi piccoli imprenditori con la sostituzione di una caldaia o il rifacimento di un bagno ad aver truffato lo Stato; non siamo sicuramente noi, che ogni mese facciamo i salti mortali per pagare tutte le scadenze, ad esserci arricchiti smisuratamente.

Noi siamo quelli che hanno sacrificato tutto, famiglia, figli, ecc… per mandare avanti la propria attività e nelle prossime settimane ci troveremo a non sapere cosa fare, a non vedere altra via di fuga, se non quella del farla finita per non vedere crollare quel poco che abbiamo costruito. Con la speranza di essere uno dei pochi messo in questa situazione da un decreto imperfetto e punitivo anche nei confronti di chi è onesto, saluto e ringrazio chiunque abbia dedicato qualche minuto per questo mio sfogo.

Saluti

Balducci Roberto

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