La posta dei lettori

Caro Porro, tasso variabile? Ecco il giochetto della banca sul mio mutuo

Caro Porro,

non sono tutti cretini quelli che hanno il mutuo a tasso variabile. Ti racconto cosa mi accadde anni fa: fatto il precontratto per il mutuo al tasso fisso, firmato il compromesso col venditore, vengo convocato dopo 4-5 giorni per la firma definitiva in banca dove mi reco con la controparte e il notaio, ma il funzionario mi comunica che non mi possono più erogare il fisso ma solo il variabile alle condizioni di mercato (?!). Che fare? Mandare tutti a casa e perdere la caparra? Dovetti firmare perché naturalmente nel precontratto si diceva che la banca poteva fare qualsiasi cosa ed io niente.

Dopo qualche mese, la rata del mutuo improvvisamente aumenta di una percentuale a due cifre in maniera apparentemente ingiustificata. Controllo con cura il contratto di mutuo e vengo a scoprire che il riferimento per il tasso del mio mutuo non era agganciato al tasso di riferimento italiano, europeo o, che so, di New York, ma al tasso interbancario tra una banca inglese e un’altra banca di altro paese europeo che ora non ricordo. Entrambe le banche a me sconosciute, per cui indago e scopro che sono tutte e due riferibili in qualche modo come proprietà all’istituto dove avevo aperto il credito.

Sono stato stupido a firmare? In quell’occasione avrei dovuto mettermi a leggere 10-12 pagine di minuscola scrittura nella loro sede col rischio di pagare anche una penale se rinunciavo alla sottoscrizione? Infuriato ho pagato la rata e mi sono recato col corredo delle mie informazioni allo sportello dei reclami, dove era già presente un altro cliente con le stesse lamentele ma senza le mie informazioni; alla faccia della privacy non garantita in alcun modo dalla banca, ho potuto seguire la discussione dell’altro malcapitato e mi sono inserito fornendogli i dati in mio possesso, che secondo me rappresentavano molto da vicino i termini di una truffa! Lo sportellista non è apparso molto sorpreso e a promesso a entrambi una riduzione per le rate successive.

Nei mesi seguenti ho dato fondo a tutte le mie risorse e pagando la rata “ridotta” ho anche estinto il mutuo augurando il miglior bene possibile alla banca in questione.

Maurizio

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