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Caro Porro, vergogna: perdono la mia multa e mi costringono a pagare di più

multa autovelox © claudiovizia, Nomadsoul1 e enviromantic tramite Canva.com

Caro Porro,

nel mese di agosto sulla strada per Torvaianica Pomezia mi hanno fatto una multa per eccesso di velocità a 10 km in più. Il limite era di 60 km, ma per un breve tratto lo avevano portato a 50 km e non vi era nessun cartello solo la polizia con rilevatore di velocità.

Al mio rientro a Milano ho trovato l’avviso per il ritiro della notifica. L’ufficio postale mi ha riferito che era stata smarrita. Ho fatto regolare reclamo scritto il 28novembre, mi hanno telefonato riferendomi di aver trovato la mia raccomandata, mi sono recata subito all’ufficio postale e ho scoperto che era una multa. L’ho subito pagata senza la mora in quanto mi risultava valesse il giorno in cui si firma e si ritira la notifica.

Per farla breve: ora devo pagare il 30% in più in quanto non ho pagato entro 5 giorni dalla notifica. Sembra che dal 2018 i 5 giorni partano dal momento in cui viene lasciato l’avviso. Non è giusta questa regola se si sta via dal proprio domicilio per un lungo periodo (io sono stata via 4 mesi e non avevo nessuno che poteva ritirare la mia posta ed avvertirmi).

Tutto questo per dire che è una vergogna. Fanno tutto per fare cassa a carico di noi automobilisti. Ci dovrebbe essere di nuovo la regola secondo cui se non si è al proprio domicilio la notifica deve valere dal momento in cui viene ritirata. In Italia non si può più vivere: luce e gas alle stelle, la spesa per il vitto è aumentata del doppio, senza parlare della benzina eccetera eccetera. Seguo tutti i giorni la Zuppa e per questo mi sono permessa di scriverle. Non mi sento tutelata dallo Stato.

La ringrazio

Anita Pario

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