La posta dei lettori

Caro Porro, vivo all’estero e non mi fanno votare il referendum sulla giustizia

La posta dei lettori

Ciao Nicola,

sono un italiano residente a Tampa, Florida, con mia moglie, anche lei italiana, da quasi 16 anni. Ti voglio segnalare che, purtroppo, in questa tornata elettorale, non ci è stata data la possibilità di votare regolarmente. Le schede per i referendum ci sono arrivate solo oggi, 8 Giugno, con le apposite buste e le istruzioni di rispedire il tutto al Consolato di Miami “in modo che arrivi entro e non oltre le ore 16.00 del 9 Giugno”. Una mia collega italiana, anche lei qui a Tampa, è stata non molto più fortunata: a lei sono arrivate lunedì 6. Io, comunque, domani mattina vado all’ufficio postale e spedisco, ma è impossibile che i nostri voti arrivino in tempo per essere contati.

Anche le efficienti, ma non tanto, poste americane ci metteranno diversi giorni, se non settimane, a recapitare le buste con le schede. Non saranno certo statistiche rilevanti, però intanto sono 3 su 3 italiani all’estero che volevano votare e non saranno conteggiati nel quorum. La cosa è sorprendente perché in tutte le precedenti tornate elettorali, inclusi precedenti referendum, il plico per votare è sempre arrivato almeno due o tre settimane prima della scadenza elettorale. Non dategliela vinta, votate anche per noi!

Grazie e ogni bene, soprattutto per averci fatto rivedere il grande Antonio Martino su Quarta Repubblica prima che ci salutasse. Un abbraccio.

Massimo e Valentina

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