Case green, il pericolo non è scampato

L’Ecofin ha approvato nuove normative sul risparmio energetico negli edifici

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Pochi minuti fa, in occasione della riunione dell’Ecofin, il governo italiano ha votato contro la direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (Epbd), meglio nota come direttiva “case green”. È la scelta giusta. Pur attenuato, si tratta di un provvedimento ideologico, sbagliato e pericoloso.

La Confedilizia, fin dall’inizio (era il lontano 2021), ha portato avanti una battaglia quasi solitaria per contrastare l’impostazione dirigista e coercitiva della direttiva. Grazie al lavoro svolto dalla Confederazione a Roma e a Bruxelles, e all’impegno del governo Meloni, sono state ottenute diverse modifiche significative. Si è passati dal divieto di vendere e locare gli immobili privi di determinate caratteristiche energetiche (prima bozza), all’obbligo di raggiungere specifiche classi energetiche entro ravvicinate date prestabilite (testo in discussione fino a pochi mesi fa), per arrivare alla stesura oggi definitiva, che impone agli Stati di raggiungere determinate riduzioni percentuali del consumo medio di energia degli immobili.

Nonostante i miglioramenti raggiunti, si tratta ancora di un testo non accettabile. In ogni caso, visto che è iniziato il festival delle categorie interessate ad ottenere lavoro facile a spese altrui, è importante chiarire agli italiani che nessun obbligo di intervento sugli immobili è ad oggi previsto. Solo il governo potrebbe imporlo, recependo la direttiva. Ci sono due anni per farlo, ma noi confidiamo che l’esecutivo e la maggioranza impieghino questo periodo di tempo impegnandosi con decisione per far sì che il provvedimento venga, al minimo, radicalmente modificato nella prossima legislatura europea.

Bisogna incentivare, come si è fatto negli ultimi anni in Italia, attività importanti come l’efficientamento energetico degli immobili e – ancora più prioritariamente – il loro miglioramento sismico. Ciò che non va fatto è adeguarsi all’ideologia green e alle lobby che la sostengono.

Giorgio Spaziani Testa, 12 aprile 2024

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