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Ci mancava il Verdi pro-migranti - Seconda parte

I due registi, “per contrastare il nocivo sentiero sovranista” riempiranno la scena di barche di migranti e laddove Verdi intendeva trasfondere nel Nabucco la volontà di riscatto della nazione italiana, oggi il Teatro regio di Parma trasformerà l’opera in un manifesto della distruzione dell’Italia attraverso l’esaltazione della cultura meticcia.

E così, come aveva intuito Benjamin, anche il povero Verdi, le cui spoglie risposano a Milano, verrà riesumato e pesantemente tradito, volgarmente strumentalizzato per un messaggio che non è neppure di rottura ma banalmente conformistico: l’immigrazionismo infatti è una delle vere ideologie delle establishment e del regime del nostro tempo. E a questo regime ci si oppone in vari modi: boicottando ad esempio le “opere” manipolatorie, a cominciare dal Nabucco anti sovranista del povero ignaro Verdi.

Marco Gervasoni, 26 settembre 2019

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