Articoli

Focus Educazione Finanziaria - Seconda parte

Come gestire bene i risparmi e affrontare il mutuo per comprare casa

Spesso non è facile fare quadrare lo stipendio con le esigenze di tutti giorni di soprattutto se, dopo la difficile battaglia contro la pandemia, si presentano delle spese impreviste, dovute a cure mediche così come alla casa. Ecco perchè è centrale, per il piccolo risparmiatore, seguire una  attenta “pianificazione“. Vediamo di che cosa nella seconda puntata della guida all’educazione finanziaria a cura della Fabi, il principale sindacato dei bancari guidato da Lando Maria Sileoni, che segue il focus su come funzionano Bancomat, Conto Corrente, Conto di Deposito. Con una premessa: l’educazione a pianificare, a far combaciare le proprie entrate con i propri bisogni sarebbe opportuno iniziasse fin dai banchi di scuola (edufin.Fabi.it).

 

LA PIANIFICAZIONE

Hai dei soldi da parte? Vuoi imparare a gestirli bene? Sì certo, esiste il salvadanaio, la banca (con il conto corrente e il conto di deposito) per metterli da parte e accumularli, risparmiando. Ma è importante anche decidere come, se e quando spenderli. Ed ecco che entra in campo una parola fondamentale: la pianificazione. Per spiegare di che cosa si tratta, ecco i fattori da considerare per comporre quella che potremmo considerare una ideale “Partita doppia”, finalizzata a tenere sempre in equilibrio entrate e uscite, al fine di evitare debiti.

Il reddito. Il reddito è l’insieme dei soldi che si ottengono dal proprio lavoro o facendo fruttare i beni che si possiedono, ad esempio dandoli in affitto a un locatario oppure in Borsa, magari tramite i fondi di investimento o i prodotti bancassicurativi. In pratica sono le cosiddette “entrate”. Nel caso di un bambino una cosa simile al reddito può quindi essere la paghetta fissa che riceve dai genitori o il denaro regalato dai nonni nelle ricorrenze così come per una bel voto a scuola.

Le spese. Le spese rappresentano invece le “uscite”: dalla rata del mutuo o del canone di affitto alle spese condominiali e per le bollette (luce, gas, wi-fi, cellulare), dall’acquisto di cibo o di vestiario alle eventuali parcelle mediche fino alle spese per i libri di scuola, i viaggi, la palestra, il ristorante e il tempo libero in genere. Se fossimo dei bambini sarebbero quindi: i giochi, i vestiti, la merenda, il concerto, lo zaino nuovo.

Quello occorre fare, sia che si tratti dello stipendio dei genitori o della paghetta di uno studente, è adattare le spese ai guadagni, perché fare il contrario significa ritrovarsi con i debiti: cioè dover restituire a qualcuno i soldi che ci ha prestato per comprare cose che non potevamo permetterci. Ed è qui che entra in gioco la pianificazione.

Il primo passo da compire per “Pianificare” è distinguere le spese tra i bisogni (le cose di cui non è possibile fare a meno, come per esempio il cibo) e i desideri o gli sfizi (le cose cose se, seppur desiderate, non sono necessarie). E una volta capita la differenza, bisogna saper pianificare le spese, quindi avere un vero e proprio piano d’azione. Questo non significa rinunciare ai propri desideri, ai propri sogni ma occorre stabilire un ordine. In primo luogo occorre  essere certi che siano sufficienti i soldi per le cose necessarie, poi si procede a soddisfare il superfluo.

 

IL BUDGET

Il budget indica la somma disponibile, cioè quello che hai nel portafoglio o comunque in liquidità sul conto corrente, in pratica quanti soldi è possibile spendere. Più precisamente il budget è un bilancio di previsione. Vediamo meglio di che cosa si tratta prendendo, per semplicità e chiarezza, l’esempio della paghetta di un bambino. Fondamentale è fare i fare i conti: devo sapere che, se per esempio la mia paghetta è di 30 euro, ma anche che ogni settimana mi compro un pacco di figurine che costano 5 euro. Significa che in un mese spendo 20 euro (5 euro di figurine x quattro settimane del mese). Insomma, il mio budget non è di 30 euro, ma di 30 euro – 20 euro di figurine = 10 euro. Poi però i nonni mi regalano 10 euro e allora il mio budget diventa 20 euro (già…10+10=20…le famose addizioni). Ma poi so che devo comprare anche il nuovo astuccio per le penne che costa 5 euro e il mio budget scende a 15 euro.

L’esempio sopra riportato può far sorridere, ma a un occhio attendo non può sfuggire che lo stesso schema può essere trasferito a un adulti quando si tratta di amministrare il proprio budget tra il sio reddito da lavoro e le spese di casa. Va detto però che sia le entrate sia le uscite possono essere ordinarie: cose fisse che acquisto tutti giorni (ad esempio il pane o l’espresso al bar) oppure straordinarie (come l’onorario del dentista o l’Imu sulla seconda casa).

I soldi di cui si dispone inizialmente rappresentano il saldo iniziale, a cui vanno aggiunte progressivamente le ulteriori entrate e scalate le uscite appunto del budget. Per un maggiore ordine (e controllo)  sulle spese di tutti i giorni, può essere una buona idea scegliere un quaderno e appuntarle, magari evidenziando le entrate in blu e le uscite in rosso, rispettivamente con il segno più e il segno meno. Una delle cose più semplici da fare è verificare se il totale sia “in attivo”, cioè che la differenza tra entrate e uscite abbia un “più”, o “in passivo”, cioè che abbia un segno “meno”: esattamente come si studia in matematica con i numeri positivi e negativi. Ecco, questo è il calcolo del budget.

 

IL MUTUO CASA, COME FUNZIONA IL TASSO

La pianificazione è infatti un continuo esercizio di previsione e controllo su entrate e uscite. Occorre tenere a mente che in una buona pianificazione le uscite devono essere più piccole delle entrate. Una regola questa fondamentale soprattutto quando occorre sostenere una importante uscita fissa sul medio-lungo termine, come per esempio nel caso della sottoscrizione di un mutuo per l’acquisto di una casa. Indipendentemente che si  tratti della prima abitazione o della casa dove trascorrere le vacanze, è indispensabile essere certi che la rata del mutuo sia sostenibile nel tempo e quindi proporzionata al budget, alle entrate, anche in caso si presentasse un imprevisto. Il modo migliore per compiere una scelta consapevole è sapere come funziona il mutuo: dal tipo di tasso applicato alla perizia, dal Taeg alla parcella del notaio fino alla surroga.

LE POLIZZE CONTRO GLI IMPREVISTI

Gli italiani sono notoriamente poco propensi a sottoscrivere una polizza, l’Italia è infatti tra i paesi più “sotto-assicurati” in Europa, eppure lo stesso Coronavirus insegna come sia sempre opportuno proteggersi contro l’imponderabile. Va da sè che anche i costi di una eventuale polizza dovranno essere inseriti e quindi conteggiati nella “partita doppia” del Budget. Solo un’ultima distinzione generale: nel momento in cui si ottiene un mutuo casa è sempre richiesta la sottoscrizione di una polizza “incendio e scoppio” ma a questa se ne possono poi aggiungere altre accessorie; acquistando per esempio coperture che intervengono in caso di perdita del posto di lavoro e quindi quando potrebbe risultare più difficoltoso onorare la rata del mutuo. Ma il mondo delle assicurazioni è molto più ampio e prevede un ampio ventaglio di garanzie che spaziano dalla responsabilità civile, ai guasti (per esempio idraulici), dalla responsabilità civile agli animali. Vediamoli insieme in questo video
Guida a cura della Federazione autonoma bancari italiani, qui il link alla prima puntata

 

 

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli