Cultura, tv e spettacoli

La partita europea

“Con quella compagnia…”. L’infelice uscita di Sardoni su Salvini

Alessandra Sordoni su Matteo Salvini

Mercoledì scorso, durante una puntata di Omnibus, in onda tutte le mattine su La7, la pur ottima conduttrice Alessandra Sardoni è stata protagonista di una pessima caduta di stile su Salvini.

Nell’ultima parte della puntata si discuteva in merito all’iniziativa del leader della Lega di riunire a Firenze, il prossimo 3 dicembre, le destre europee. Tant’è che, oltre ad una folta rappresentanza leghista – tra ministri, governatori e sindaci – è prevista la presenza di 14 delegazioni straniere. Tra i temi trattati durante il convegno, il segretario del Carroccio ha citato l’ambiente, il lavoro, la sicurezza e, su tutti, la libertà di espressione.

La frase di Sardoni su Salvini

Ebbene, nell’introdurre il dibattito in studio, così ha testualmente esordito la giornalista romana: “Beh, insomma, – rivolgendosi ad Alessandro Cattaneo, esponente di Forza Italia – a parte che la libertà di espressione, con quella compagnia, non è precisamente….”. A questo punto la Sardoni si è bruscamente interrotta, forse rendendosi conto di aver compiuto una pessima scivolata di stile, soprattutto per una professionista del suo calibro.

Sta di fatto che, lapsus freudiano o meno, nel brevissimo intervento della Sardoni è emerso in modo estremamente chiaro l’antico pregiudizio sui partiti di destra, i quali in questa vetusta accezione sono sinonimo di intollerante antidemocraticità, tanto da far considerare un paradosso trattare il tema della libertà di espressione nell’ambito di un loro consesso.

Il solito pregiudizio

Ora, sebbene io, che mi considero un fervente sostenitore di una destra liberale, non abbia particolari simpatie per i sovranismi e i populismi di tutte le declinazioni, non posso che rammaricarmi per lo strabismo che la brava Sardoni manifesta proprio sul tema della libertà di espressione.

Difatti, da questo punto di vista, mentre con la sua infelice uscita ella sembra bollare in modo aprioristico le destre in senso generale, non mi risulta che le manifestazioni di vera intolleranza, che soprattutto in questi ultimi giorni si stanno moltiplicando in Italia, a cui stiamo assistendo da tempo abbiano in qualche modo suscitato la sua indignazione, a cominciare da quelle presenti nelle varie manifestazioni pro-Palestina e filo-Hamas, per finire con l’assalto, rivendicato dalla femministe “di Non una di meno” alla sede romana di Pro Vita e Famiglia, con tanto di bomba molotov.

Insomma, non c’è niente da fare. Mi spiace dirlo, ma pure per una delle più preparate giornaliste del team di Enrico Mentana, la destra continua ad essere sempre brutta, sporca e cattiva.

Claudio Romiti, 1 dicembre 2023

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