Giustizia

Condannato Piercamillo Davigo

La sentenza del Tribunale di Brescia: 1 anno e 3 mesi all’ex pm del pool di Mani Pulite. Davigo: “Faremo appello”

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Noi, che in ogni processo vediamo “presunti innocenti” e non “presunti colpevoli”, crediamo ancora che Piercamillo Davigo sia innocente fino a terzo grado di giudizio. E questo nonostante il Tribunale di Brescia, sta tutta qui la notizia, lo abbia appena condannato in primo grado a un anno e tre mesi di carcere (pena sospesa) per rivelazione di segreto d’ufficio in merito ai verbali di Piero Amara sulla presunta Loggia Ungheria.

Nei giorni scorsi, nel suo podcast, Alessandro Sallusti aveva parlato del contrappasso che solo la storia e la cronaca sono in grado di regalare: il feretro di Silvio Berlusconi per arrivare in piazza Duomo a Milano in occasione dei funerali è passato anche di fronte al Palazzo di Giustizia proprio nei giorni in cui la procura bresciana, con i pm Donato Greco e Francesco Carlo Milanesi, coordinati dal procuratore capo Francesco Prete, chiedeva la condanna a 16 mesi di carcere per Piercamillo Davigo, che del “giustizialismo” denunciato dal Cavaliere è forse uno dei simboli. L’accusa era la seguente: aver preso dalle mani di Paolo Storari, ex pm milanesi, già assolto, i verbali di Piero Amara sull’esistenza di una presunta Loggia Ungheria. Le dichiarazioni erano state rese negli interrogatori del processo sul falso complotto Eni di cui Storari era titolare. Secondo la ricostruzione, il pm milanese consegnò a Davigo una chiavetta con gli atti secretati (non firmati e in formato word) per “auto-tutelarsi” e denunciare una presunta inerzia della procura milanese nell’indagare sull’ipotetica loggia massonica di cui avrebbero fatto parte personaggi delle istituzioni, delle forze dell’ordine e pure del Csm dell’epoca. Verbali che poi sarebbero stati mostrati, in alcuni casi nel cortile del Csm lontano da cellulari pericolosi, a più componenti del Csm tra cui l’ex vicepresidente Ermini, alle ex segretarie dell’imputato all’ex procuratore generale della Cassazione e all’ex presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra.

Per approfondire

La difesa riteneva “infondata” l’accusa e ha provato a spiegarlo ai giudici di Brescia. Che però dopo un paio d’ore di camera di consiglio hanno emesso il loro verdetto: Davigo è stato condannato a 1 anni e 3 mesi di carcere per rivelazione di segreti d’ufficio, anche se ha concesso “il beneficio della sospensione della pena e la non menzione della condanna nel casellario giudiziario”. L’ex pm del pool di Mani Pulite dovrà risarcire Ardita con 20mila euro. Davigo ha già fatto sapere che farà appello.

Articolo in aggiornamento

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