Cosa avrebbe fatto Stalin con le attuali tecnologie?

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Continuiamo con la speciale zuppa di Porro straniera. Grazie ad un nostro amico analista che vuole mantenere l’anonimato, il commento degli articoli tratti dai giornali stranieri.

David Brooks, eminente opinionista “conservatore” (ma anti Trump) del “liberal” New York Times ha scritto l’11 marzo su come Giuseppe Stalin avrebbe potuto sfruttare le nuove tecnologie (Brooks cita a questo proposito anche il libro di Shosana Zuboff The age of survellaince capitalism) per completare e raffinare le sue pratiche di controllo della società sovietica. Sono riflessioni che – come nota l’opinionista del Times – spingono a ragionare sulla Cina, dove anche secondo diversi economisti l’AI (l’intelligenza artificiale) potrebbe risolvere alcune défallaince dell’economia pianificata nel far incontrare la domanda e l’offerta senza un libero mercato, al prezzo – ricorda ancora Brooks – di organizzare una società del tipo di quelle descritte nei peggiori incubi di George Orwell  e Aldous Huxley.

Due considerazioni.

1. L’innovazione tecnologica di tipo nuovo (come l’AI) non ha ancora trovato – come ha ricordato “hegelianamente” Henry Kissinger sul numero di giugno del 2018 di Atlantic – una filosofia che la interpreti e la guidi come l’Illuminismo fece con la rivoluzione industriale.

2. La tecnologia è un fattore di trasformazione decisivo delle società umane, ma non è l’unico. Senza Johannes Gutenberg, Martin Lutero non avrebbe potuto affermarsi come invece fece. Ma Lutero non è solo Gutenberg. Anche la storia accumulatasi intorno alla sua figura è stata decisiva . E questo pur, magari, senza sposare le tesi di uno dei più adorabili teppisti in circolazione oggi al mondo, Boris Johnson (coltissimo intellettuale, splendido giornalista, grande sindaco di Londra e pazzo ministro degli Esteri filo Brexit per un certo periodo nel governo May) che nel suo libro Dream of Rome imputa al germanico Arminio, con la sua sconfitta di Varo a Teotoburgo nel 9 d C, di aver impedito la civilizzazione romana della Germania oltre al Danubio, provocando quindi Lutero e Adolf Hitler, a prescindere dallo sviluppo tecnologico.

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