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Cosa dicevano davvero i fan del “rischio calcolato” - Seconda parte

30 Ottobre 2020. «Da quel cinico che è, Conte sta pensando di prendersi il merito della evoluzione naturale della pandemia, millantando che se non avremo lockdown a Natale, sarà stato grazie al divieto di acquistare una bottiglia di vino (ma non di latte!) al supermercato dopo le 18». Nota: dopo alcuni mesi di quiescenza, avevamo dimenticato l’evidenza del disastro preannunciata il 13 Maggio e abbiamo peccato di wishful thinking, illudendoci che in qualche modo stessero a fare qualche cosa di giusto. Non potevamo immaginare a quale livello di incompetenza fosse giunto il Ministero della Salute. Abbiamo solo pochi giorni fa appreso che fino ad oggi noi non abbiamo mai fatto più di 20 test per ognuno diagnosticato positivo, ove invece la Sud Corea non ne ha fatto mai meno di 60 e ha toccato punte di 130 test per ognuno positivo.

Mi chiedo ora: dove sono, oggi, tutti i fenomeni del «rischio ragionato». Oh Draghi, non capisci che conditio sine qua per accettare un «rischio ragionato» bisogna, innanzitutto, ragionare? E che finché non si comprenderà che il massimo rischio è tenere ancora quell’incapace di Speranza al posto dov’è, non si sta ancora ragionando?

Franco Battaglia, 20 aprile 2021

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