Salute

Covid, la bomba della Gismondo: “Troppi morti, c’è un errore” - Seconda parte

L’esperta sui decessi da coronavirus: “Verosimile che molti decessi siano stati erroneamente attribuiti al virus”

In realtà possiamo concludere che ambedue gli elementi giocano un ruolo nella tragica farsa che stiamo vivendo e subendo da troppo tempo. Se infatti da un lato siamo bombardati h24 da una propaganda pro-vaccini che induce a ritenerli una sorta di elisir di lunga vita, dall’altro lato la stessa macchina infernale del regime politico-sanitario, onde giustificare il mantenimento delle attuali, umilianti misure restrittive, continua ad usare la conta dei morti a mo’ di clava per tacitare ogni dissenso.

Si tratta di un evidente corto circuito nella narrazione dello stesso regime politico-sanitario che in un Paese dotato di una informazione indipendente verrebbe immediatamente colto e pubblicamente denunciato.  E se questo da noi accade solo in poche ridotte giornalistiche, dipinte come conniventi coi cosiddetti no-vax, è perché la medesima informazione indipendente rappresenta evidentemente un lusso per pochi eletti.

Infine, per smontare una volta per tutte la balla secondo la quale nella gestione della pandemia saremmo un modello che tutto il mondo ci invidia, è sufficiente confrontare i morti attribuiti al Covid con tre dei nostri  principali partner europei: Spagna, Francia e Germania. Se difatti il modello Italia ad oggi conta 2.485 morti per milione di abitanti, la Spagna ne registra 2.000, la Francia 1.914 e la Germania 1.429.

Dunque, la possiamo mettere che ci pare, ma è fin troppo evidente pure da questi ultimi dati che i conti della nostra pandemia proprio non vogliono tornare.

Claudio Romiti, 5 febbraio 2022

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