Esteri

Covid, mistero Asia: pochi vaccini, pochi morti - Seconda parte

Uno studio dimostra come l’Asia, nonostante sia poco vaccinata, non abbia avuto una mortalità superiore rispetto alla norma

Ad esempio, qui vediamo la mortalità totale in Italia, quanti decessi ci sono per 1,000 abitanti. Si nota che dal 2008 sta aumentando di colpo e l’Onu fa proiezioni che aumenterà tanto ancora. Se si guarda questo andamento il Covid-19 non sembra aver avuto impatto sul trend che esiste già da più di dieci anni.


Questo perché il crollo demografico degli ultimi anni sta accelerando ed è iniziato un drammatico invecchiamento della popolazione per cui ogni anno ora la percentuale di deceduti sul totale aumenta. Se si guarda “l’aumento di mortalità” in Italia sembriamo in crisi dal 2008-2009, molto prima quindi dell’epidemia. Come insiste sempre il più importante esperto di queste cose, il prof. Michael Levitt, Nobel a Stanford, che elabora tutti i dati di mortalità Covid e non, se non si tiene conto dell’invecchiamento non si capisce cosa succede e si riportano dati di “aumenti di mortalità” che non significano molto.

Prendiamo allora il Giappone di cui abbiamo parlato all’inizio. Come si è visto hanno quasi 20 volte meno morti Covid di noi. Ma l’aumento di mortalità totale? Per tutte le cause?

Si vede che con il Covid c’è stato addirittura un piccolo calo di mortalità totale! Dato però che la popolazione sta invecchiando prima della nostra, sembra che la situazione stia peggiorando già da 20 anni, anche se in realtà la vita media dei giapponesi ha raggiunto gli 84 anni. Quando si parla del fatto che “ci sono stati più morti”, dal punto di vista della popolazione nel suo complesso, noi siamo entrati in una crisi demografica che trasforma la popolazione aumentando continuamente la proporzione di anziani e malati e quindi anche la percentuale di decessi. Ci sono stati anni in cui la percentuale di decessi è aumentata dell’8 o 10%, tra il 2008 e il 2015 e nessuno ha pensato per questo di chiudere tutti a casa.

La conclusione è però che non si tratta solo di questo e il Giappone lo illustra. Il confronto con l’Asia lo illustra chiaramente e in particolare con paesi che hanno somministrato ivermectina. In Asia vive la maggioranza della popolazione del mondo e alcuni paesi si sono ora vaccinati, ma la maggior parte dell’Asia (o Africa o Sudamerica) è poco vaccinata. Ovunque però hanno tre, cinque, dieci, anche venti volte meno morti di noi. Questo anche dove hanno persino più anziani in percentuale di noi come in Giappone.

Nella situazione che inesorabilmente ora i morti per tutte le cause aumentano per via dell’invecchiamento della popolazione, il Covid-19 ha avuto in Italia più impatto che in altri paesi, per aver imposto ai medici di non usare i farmaci in commercio. I malati Covid andavano invece curati subito a casa e non lasciati una settimana senza nessuna terapia. Se smetti di guardare sempre e solo all’Europa dove siamo quattro gatti e pensi alla maggioranza della popolazione del mondo, in Asia (e Africa e Sudamerica) ti rendi conto che le nostre ossessioni di lockdown e vaccinazioni di massa non hanno – dal punto di vista sanitario – proprio alcun senso.

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